Manifestazione pienamente riuscita questa 7^ edizione della Babbo Natale Running. Circa 800 i partecipanti con tanti veri protagonisti: i bambini. Di seguito il mio video e le foto di Antonio Capasso.
Tutte le foto: <<QUI>>
Mario
Manifestazione pienamente riuscita questa 7^ edizione della Babbo Natale Running. Circa 800 i partecipanti con tanti veri protagonisti: i bambini. Di seguito il mio video e le foto di Antonio Capasso.
Tutte le foto: <<QUI>>
Mario
Ce l’ho fatta ho completato tutte e tre le tappe del Winter Challenge 2013 e sono stracontento. Nell’ultima tappa ho tirato leggermente di più ed il tendine adesso se ne lamenta un po’ ma comunque ho tutto il tempo per recuperare non avendo gare all’orizzonte. Il percorso di questo ultimo cross risulta leggermente cambiato dalle ultime edizioni e la sua lunghezza è un’incognita visto che mancano i cartelli dei km. Ci presentiamo tutti allineati in una partenza molto larga, forse troppo, visto che poi la corsia si restringe di molto. Siamo parecchi e allo sparo si va. Primi 50 metri a manetta e a sgomitare alla strettoia per non mollare neanche un centimetro e poi mi faccio da parte e lascio sfogare il gruppo. Cerco di imprimere un ritmo mentalmente regolare visto che non ho riferimenti. Come per le altre gare cerco di andare in progressione. Il percorso è bello anche se un po’ sconnesso e praticamente tutto pianeggiante. A me piace viaggiare sul ritmo costante e la pianura fa al caso mio. Durante la gara mi accorgo di stare bene e continuo a superare.
Ho però qualcuno che da dietro, proprio nell’ultimo km, comincia ad avvicinarsi pericolosamente. E’ Valerio Leonardi (<<QUI>> il suo articolo) che con una progressione prodigiosa non mi da scampo. Cerco di allungare ma lui ha più gamba di me, si limita comunque ad affiancarmi proprio sul rettilineo finale lasciandomi però davanti come i campioni di ciclismo lasciano ai comprimari compagni di fuga la tappa. Chiudo la mia fatica in 22’06 che a dar retta ai gps che dicono 5,2 km sarebbe 4’15’’ al mille ma forse erano un pochino meno…
La classifica di tappa a cura di OTC <<QUI>>, quelle del circuito <<QUI>>.
Ringrazio Arturo Barbieri per le belle foto che potete trovare <<QUI>>.
Mario
Seconda tappa del Winter Challenge 2013. Siamo a Crosio della Valle sul consueto tracciato dietro il Salumificio Colombo. Il percorso ricalca quello degli anni precedenti e a detta dello speaker dovrebbero trattarsi di 4950 metri. (Alla fine come al solito ognuno dice la sua ma in tanti hanno spergiurato sul proprio GPS dicendo che erano anche 5,2 km). Nonostante le copiose piogge il terreno si presenta in buone condizioni, un po’ irregolare con erba abbastanza alta e solo brevi tratti un po’ fangosi. Siamo più del solito in quanto oggi si assegnano le medaglie e le maglie di Campione provinciale di corsa campestre Amatori Master. Tra l’altro è anche gara societaria ed ho degli avversari in più. Si parte e subito capisco che ci sarà da sudare. I miei diretti avversari son già li tutti davanti che mulinano a più non posso. Io come al solito devo concedere qualche secondo nel primo km in quanto devo assestare le articolazioni per capire se va tutto bene e poi aumentare in progressione. Faccio un bel po’ di fatica e non capisco se è per il percorso, per l’aria più fredda o perché menano tutti molto forte. Riesco comunque a risuperare chi avevo nel mirino e a superare anche qualcuno che nella gara precedente mi era arrivato davanti. Tranne te Valerio Leonardi (leggi <<QUI>> il suo articolo) che oggi eri proprio irraggiungibile. Chiudo in 22’46’’ a 4,33 di media calcolando il percorso come fosse un 5000 metro più metro meno. Soddisfatto perché su questo percorso era difficile tenere un ritmo costante a causa dei continui andirivieni e di un paio di corti strappetti.
La classifica completa <<QUI>>.
Tutte le foto le trovate su Podisti.net a cura di Arturo Barbieri.
Ora non resta che la tappa conclusiva a Casorate Sempione.
Mario
Hai problemi con gli allenamenti? Non riesci a migliorarti? Sei agli inizi e ad hai bisogno di una guida?
Luca Filipas atleta in attività e laureando in scienze motorie risponderà a queste e ad altre domande lunedì 25 a Casorate Sempione. Per tutte le informazione basta cliccare <<QUI>>
Quando mi sveglio al mattino e vedo bagnato mi dico: ci risiamo! Ormai a questi fine settimana ci siamo abituati ma un po’ di sole non guasterebbe. Mi dirigo comunque verso il ritrovo della gara. Mezzo minuto per l’iscrizione e poi visto che qui vien giù bene mi siedo in auto ad aspettare di partire. Venti minuti prima scendo e comincio a cambiarmi. Mentre lo faccio mi cade il cappellino, e dove? Logicamente in in pozzanghera! Prendo le scarpe e…. sono senza i miei plantari. I miei amuleti! Come faccio a correre visto che li ho lasciati a casa? Ho le scarpe vecchie ma non mi fido. Decido, dopo averci pensato su un bel po’ di prendere la soletta delle vecchie scarpe e di infilarla in quelle nuove. Speriamo di non avere dolori. Mi dirigo alla partenza senza neanche un metro di riscaldamento. Ma quanti siamo? Tanti tanti nonostante il maltempo. Più di 800 da fonti ufficiali. In partenza sono con Stefano, Claudio e Paola. Qualche sfottò e via che si va. Mi stupisce Stefano che vedo sgambettare di qua e di la in cerca di pertugi dove infilarsi per superare. Sembra faccia uno slalom speciale! Dopo un po’ non vedo più nessuno di loro e mi concentro sulla corsa. Il percorso è prevalentemente su asfalto, tranne un pezzo negli ultimi km su sterrato agevole. Primo mille 4’39’’, volevo andare intoro ai 5 al mille ma va bene così. Secondo 4’48’’ e terzo a 4’20’’, il 4° a 4’14’’per poi risalire a 4’38. Un’altalena di tempi che non capisco. Capisco che sto faticando parecchio, questo si. Si suda anche tanto. Ad un certo punto incrocio il Beppe (leggi QUI il suo articolo) e lo incito come posso. Sta seguendo da vicino un terzetto dove riesco a scorgere Porrini e Vanini.
Purtroppo dopo il settimo km comincia a farmi male sotto l’ultima costola. Il cosiddetto mal di fegato che mi impedisce di respirare correttamente. Di solito mi viene quando non sono costante nel ritmo di corsa. Rallento un pochino per rifiatare e come se non bastasse dopo il nono km comincia anche a darmi fastidio il tendine. Decido di rallentare decisamente per non crearmi troppi danni e da dietro mi cominciano a sorpassare in massa. Prendo il tempo al 10° km, 46’06’’, poi rallento ulteriormente fino al traguardo al km 10,300 dove mi danno il bigliettino 215 con il tempo di 47’47’’. Ora spero di non aver fatto troppi danni correndo senza plantari. Adesso una settimana senza far niente per disinfiammare la zona e poi vediamo. Quest’anno vorrei fare il Winter Challenge, Chissà se ci riesco!
Un grazie va ad Arturo Barbieri di Podisti.net per le numerose foto scattate. L’album lo si trova <<QUI>>.
Mario
Da pazzi, è quello che ho continuato a ripetere durante la frazione podistica. Non ho mai faticato così tanto!
Mi son presentato al via, ed ancora non so perché, come individuale a questo fisso appuntamento in quel di Brinzio. 13,7 km in mtb e 8 di corsa lungo un percorso che non ti da respiro. Sono in compagnia di tanti amici e con loro mi accompagno con mille perplessità al via della gara. Saremo un centinaio di biker. Pronti via, un giro di lancio e poi tre giri da fare tutti di un fiato. Solo per chi ne ha però. Già io non sono un fenomeno in più il percorso è tosto e anche bagnato a complicar la vita. Al terzo giro son già bello stanco e mi chiedo come potrò fare la frazione a piedi. Lungo il tracciato calorosi gli incitamenti soprattutto quelli dei fratelli Perego compagni di squadra ai quali ho riservato anche una bella caduta ripresa con dovizia dalla fotocamera che forse un giorno mostrerò…
Arrivo al cambio e me la prendo comoda, devo rifiatare. Un minuto e trenta ci rimango, alcuni in neanche trenta secondi se ne vanno. Riparto, sono un po’ stordito. Fa un effetto strano passare dalla bici alla corsa a piedi. Le gambe sembrano ancora andare. Neanche pensarlo che passati 500 metri, puff, spenta la luce, è come se si fossero scaricate le batterie. Tutto il primo giro è sofferenza pura soprattutto sulle salite dove sembra ci sia una mano che mi tiri indietro, mi scopro a trascinare quasi le gambe. Le cose vanno un po’ meglio nei pochi tratti in pianura dove riesco a riprendere ritmo. Peccato che qui di pianura, pochissima. Mi trascino per tutto il secondo giro dicendomi che questa tortura dovrà pur finire. Finalmente ecco la in fondo il traguardo dove riesco anche ad aumentare un po’. Sono veramente stremato!
Sapevo fosse dura ma non così tanto. la prossima volta chiederò consiglio su come preparare questo tipo di gare, sempre che ne farò ancora una….
Le classifiche le trovate qui sul sito dello Sci Nordico Varese
Le foto scattate da Luca Perego in versione reporter:
Mario, stanco ancora oggi che è lunedì!
Vado o non vado? Dopo il giro del sabato pomeriggio in mtb le mie gambe chiedono tregua, ma, passata la notte e vedendo che non piove decido di esserci anch’io. Giornata tipicamente autunnale con foschia e 13 gradi al mio arrivo al ritrovo. Devo parcheggiare lontano, mi sa che c’è gente penso. Mi incammino, entro nella bella zona traguardo dove c’è il gonfiabile e vedo una lunga fila alle iscrizioni. Letteralmente un boom di presenze, 619, dalla fonte ufficiale di Stefania Visentini. Mi iscrivo alla gara degli 8,8 km, i 15 li farò la prossima volta con
le gambe più fresche. Capisco che si ritarderà ed infatti lo speaker Daniele Bonesini poco dopo annuncia che la partenza sarà posticipata. Mi cambio con calma e mi dirigo al luogo della partenza, una strada sterrata molto larga dove trovo davanti a me una marea di podisti accalcati in attesa del via. Non c’è la smania di voler primeggiare ci sono larghi spazi tra gli uni e gli altri. Ne approfitto per portarmi un po’ avanti. Finalmente si parte, non ho fatto neanche un metro di riscaldamento eppure non mi superano in molti confermando la sensazione di non troppa competitività nel gruppo. Viaggio intorno ai 4’30 al km approfittando del tracciato completamente pianeggiante e molto largo. Siamo nella brughiera in una zona ricca di storia con molti “reperti” risalenti all’ultima guerra. Mentre corro cerco di assaporarne un po’ perdendomi a guardarli lungo il percorso. Ci devo assolutamente ritornare, è una zona per me totalmente nuova della quale non conoscevo l’importanza. Sopra di noi ogni tanto si fa sentire il rombo di un aereo diretto alla vicina Malpensa ma che non riusciamo a scorgere per via della foschia che li avvolge. I km si susseguono veloci ed eccomi già al bivio per il percorso corto, soffro un po’ l’ultimo rettilineo che sembra non finire mai e finalmente l’ultima curva. Ci sono dei bambini ad accogliermi per darmi il biglietto dell’ordine d’arrivo e quasi non me ne accorgo intento a fermare il cronometro. 23° assoluto del percorso breve alla media di 4’38 al km. Bene. Mi dirigo al ristoro dove una Stefania in ansia chiede a tutti come è andata. Si sentono solo commenti positivi e io non posso che unirmi al coro. Aspetto l’arrivo dei primi della 15 km e poi via a casa a riposare perché adesso son proprio stanco.
Tutte le foto della gara le trovate sul sito di Antonini-Foto <<QUI>>
Le foto degli arrivi della 15 a cura di Giancarlo Frangiamone (blog Corriamotutti) <<QUI>>
Complimenti ancora per la gara proposta dagli amici della Cardatletica.
Mario
L’occasione è la 3^ Campestre del Professore a Valmorea (CO), gara di 10 km, ultima prova del circuito VAiaMICO. E’ gara sociale Marathon Max. Mi presento sempre con l’incognita data dal mio tendine, ce la farò anche questa volta? Il giorno prima per non buttare via un allenamento, nel caso oggi dovessi aver dolore e quindi camminare, mi son fatto quasi tre ore di mtb su e giù nel parco del Ticino. Eccomi comunque puntuale al ritrovo e dopo una alquanto laboriosa iscrizione ho in mano il mio pettorale. Mi guardo in giro e non vedo tantissimi podisti. Manca però quasi un’ora. Chiacchiero un po’ qua e la e poi vado a cambiarmi. Torno al ritrovo e vedo una lunga fila al tavolo delle iscrizioni, sono i “veri” amatori, cioè quelli che corrono solo ogni tanto e oggi vogliono fare qualcosa di diverso. Sono veramente tanti, infatti la partenza sarà spostata di un quarto d’ora. Al via saremo almeno 400 (a spanne…). Intanto che aspetto, rigorosamente nelle retrovie, cammino un po’ qua e un po’ la e intanto che cammino nella parte inversa alla partenza mi accorgo che il via è stato già dato da un po’. Mi aspettavo uno sparo o qualcosa di simile ed invece niente. Vedo i primi già un centinaio di metri la davanti e io mi devo districare tra adulti e bambini in una specie di slalom speciale. Finalmente la strada si allarga e prendo il mio ritmo. 1km a 5,22 a sentire uno di fianco a me, purtroppo i km non sono segnati, ma lui ha il GPS! Si svolta improvvisamente a destra e qui inizia una goduria di infiniti saliscendi tra i boschi ricavati in parte dal famoso tracciato della Granfondo dei Longobardi di MTB. Bello bello questo susseguirsi di discese e strappetti. Un percorso da dieci e lode. I km passano veloci. Le gambe sono affaticate e lo sento soprattutto in salita ma non ho altri dolori per fortuna. Al 5° km passo in 25’33’’ secondo una ragazza anche lei fornita di GPS. Si scende giù lungo la ferrovia della Valmorea e qui aumento un po’. Molto suggestivo fare un pezzo proprio sopra le traversine. Infine ecco che a circa 2 km dal traguardo ci si para davanti una salita in asfalto bella tosta. Se non sbaglio sono 7 tornanti. E’ dura salire ma non mi fermo, tengo duro. Arrivo con il tempo di 53’02 necessari per percorrere i 10,500 km rilevati sempre al famoso GPS, questa volta di un mio compagno di squadra. Che dire, mi son proprio divertito ed una media su questo percorso così difficile di 5 al mille senza allenamento specifico mi da soddisfazione.
Mario
Per lei, la corsa, son quaranta edizioni. Per me incredibile ma vero è solo la seconda volta che mi presento al via. Quando anni fa ancora correvo le gare in salita le ho sempre evitate. Quest’anno visto che è stata inserita nel calendario sociale e che io ho deciso di correre solo quelle fosse anche senza allenarmi, mi son presentato al via. Ho sempre l’incognita del mio tendine che nei giorni precedenti un po’ mi ha dato fastidio. La giornata poi non è che sia delle migliori. Insomma durante il trasferimento dell’auto con le borse su a Vararo ho stressato per bene il mio compagno di squadra Francesco con le mie preoccupazioni.
E’ comunque bello trovarsi con i vari amici di scarpa. Alcuni dei quali son tesi come me al pensiero di affrontare questa gara di 6,750 km dei quali 6 in salita. Ci scambiamo pareri su quanto cammineremo durante l’ascesa.
C’è anche Matteo Raimondi (leggi <<qui>> il suo articolo) che sembra debba andare a fare una passeggiata tanto è tranquillo. Saluto anche i tanti amici della Cardatletica e soprattutto Omar (<<qui>> il suo articolo) e Stefania con la quale penso di camminare durante la salita. Si parte, i più forti son la davanti che scalpitano. Io sono dietro e provo a saggiare le mie condizioni. Parto piano piano con il gruppo che si allontana. Dopo 600 metri ho dietro di me 4 o 5 persone tra cui Stefania. Almeno non sono ultimo. Il tendine tiene, vedo in fondo in fondo la testa del gruppo che già comincia l’ascesa. Ma quanto vado piano? Comincio anch’io a salire. Non è poi così faticoso come credevo. Salgo del mio passo e poco a poco comincio a rimontare posizioni. Al 3° km raggiungo il mio presidente e poco più in la Luca e Cinzia sempre del Marathon Max che evidentemente oggi han deciso di passeggiare. La cosa strana è che con loro c’è anche l’Omar Spoti. Va beh mi dico, adesso mi lasciano andare e poi mi sorpasseranno a bombazza. Invece più si sale e più rimangono indietro. Ho un obiettivo in testa, correre fino al ristoro senza fermarmi. Ci riesco al pelo con la voglia di camminare che già mi ha assalito un paio di volte nell’ultimo km. Siamo al 4° km e accuso la fatica, sono i km più duri. Una sosta per una bevuta ci sta proprio vista l’umidità nell’aria. Sono sudatissimo, ho messo la maglietta termica pensando di dover camminare ed invece continuo a correre, pensa te. Riparto. Prima del ristoro mi ero avvicinato ad un compagno di squadra che ora si è allontanato. Qui la strada è meno dura e ne approfitto per riposare le gambe. Dietro di me sento Francesca Crocetti che costantemente si avvicina, lo capisco dalla tosse che ha. I colpi di tosse si fanno più forti ed ad un tornante la vedo ad una trentina di metri. Capisco che la strada non è dura come prima e comincio ad aumentare un po’. Adesso vedo due compagni di squadra davanti a me e penso, se non avessi fatto l’ultimo km e mezzo così piano forse li avrei ripresi. Manca un km all’arrivo e mi avvicino al primo compagno, Vittorio. Al passaggio del 6° km lo supero. Cerco di recuperare ancora un po’ ma l’altro compagno di squadra, Agostino, è troppo lontano e arriviamo distanziati di una decina di secondi. Va bene così, senza allenamento specifico farmi la salita fermandomi solo una volta mi fa ritenere soddisfatto. Tempo 43’45’’. Se penso ai tempi mostruosi dei primi… Poco fa sono andato a rivedere il mio risultato nell’edizione 2004 dove ero più allenato e dove avevo camminato parecchio, complice una partenza molto più veloce, ebbene 43’28’’, diciassette secondi in meno, da non credere. Meglio salire piano ma con ritmo che camminare e ripartire più volte.
Buon 4° posto nella classifica per società. Per altre informazioni cercare sul sito della società organizzatrice Atletica Verbano
La classifica della gara: <<QUI>>
Le foto le trovate su Facebook nel gruppo Atletica Verbano <<QUI>>
Mario
1° STRABINAGO
Corsa podistica individuale non competitiva di 6 km aperta a tutti
Sabato 31 agosto 2013
partenza ore 18.00 dall’oratorio
Iscrizioni (€ 2,50) dalle 16.00 alle 17.55 all’oratorio
o online al link http://www.mysdam.it/store/data-entry_27178.do
Informazioni e iscrizioni gruppi: Sergio, cell. 339-5034814
Al termine pasta party gratuito per i partecipanti e possibilità di fare la doccia.
Premi in natura alle prime 3 donne, ai primi 3 uomini, al più giovane, al più anziano, al gruppo più numeroso, alla famiglia più numerosa e numerosi altri premi a sorpresa.
dopo il grande successo di partecipazione dello scorso anno, si attende il bis.
Il volantino (cliccaci sopra) e il filmato dello scorso anno:
Mario
Gara sociale Marathon Max e così eccomi di nuovo con le scarpe ai piedi. L’occasione è la 4^ edizione della StraOlonaRunners, inserita nel circuito del Piede d’Oro. Gara molto ben gestita con un percorso molto piacevole inserito nel contesto della valle Olona. La partenza a causa del caldo viene anticipata alle 8,30. Siamo più di 700. Pronti via e tutti partono a mille tranne il sottoscritto che, rigorosamente senza allenamento specifico, parte tranquillo tranquillo. Dopo poche centinai di metri si scende in valle tra sentierini e ciclabile. Al secondo km si arriva alla prima salita e qui comincio ad aumentare un pochino superando parecchi podisti. Si passa poi per la zona delle Balzarine e le gambe ancora reggono. Supero ancora, bello correre di rimonta. Anche i km sembrano scorrere veloci. Sarà forse il fatto di conoscere la zona o non so. Intanto ho superato anche un paio di compagni di squadra così almeno non sarò ultimo in società. Superiamo il ponte in legno sull’Olona ed eccoci ad affrontare la salita più dura della giornata, un vero e proprio muro, con calma me lo faccio tutto correndo. Scollino e vedo davanti a me un’altra maglia con i miei colori sociali, si tratta di Luca che vedo un po’ in affanno. Siamo ormai quasi all’ultimo km, provo ad allungare un po’ e lo raggiungo proprio all’ultima curva e parto per lo sprint, lui se ne accorge e siccome è molto più veloce di me mi supera proprio negli ultimi metri dopo avermi dato del b…..do e forse anche a quel paese! Finisco la mia fatica al 180° posto in 44’13’’ necessari a coprire i 9,3 km del tracciato (fonte Playbeppe, <<qui>> il suo articolo). Ricco ristoro con tanto di birra alla spina e ghiaccioli a volontà!
Le foto della gara sono visibili sul blog di Antonio Capasso, AndòCorri <<QUI>> e sul sito della società organizzatrice <<QUI>>.
Molto divertente il dopogara dove abbiamo organizzato un set cinematografico in cui si spiegano le disavventure in cui possono incappare i podisti in attesa della gara:
infine il video ufficiale del Luminoso:
Mario
AVVISO da parte degli organizzatori.
Abbiamo trovato nello spogliatoio un paio di scarpe Saucony mod.Jazz n° 40 con plantare personalizzato.
Speriamo di trovare il/la proprietario .
Running Saronno
dal sito FIDAL Lombardia
NASCE LA PRIMA WEB TV DEDICATA ALL’ATLETICA LOMBARDA
21/05/2013
Firmato l’accordo tra il nostro presidente Grazia Vanni e Fabrizio Gulmini, direttore dello studio di produzioni televisive sportive Telestudio8.it . Nasce così la prima Web Tv dedicata all’atletica lombarda e promossa dal nostro Comitato, primo tra i comitati regionali, a dotarsi di questo moderno strumento di comunicazione già peraltro utilizzato da FidalMilano e voluto dal suo presidente Sabrina Fraccaroli nove anni fa. Di seguito gli obiettivi principali della nuova Web TV di Fidal Lombardia:
- Diffusione in diretta streaming, attraverso il sito di Fidal Lombardia(www.fidal-lombardia.it), dei Campionati Regionali Assoluti e di categoria (10 giornate di riprese in diretta)
- Durata delle trasmissioni: 2 ore per ogni evento
- Differita immediata pochi istanti dopo il termine della trasmissione in diretta con possibilità, per il pubblico, di condividere le immagini via Facebook e Twitter
- L’avvio delle trasmissioni è previsto per il prossimo 1 e 2 Giugno in concomitanza con i Campionati Regionali Individuali e di Staffette Juniores e Promesse M/F di Lodi.
La realizzazione tecnica sarà a cura di Fabrizio Gulmini direttore di Telestudio8.it (produzioni televisive sportive www.telestudio8.it ) e la regia sarà di Roberto Genovese. Coordinamento giornalistico con l’ufficio stampa di Fidal Lombardia e la collaborazione dell’ufficio stampa di Fidal Milano, il comitato provinciale che già da qualche anno sfrutta un proficuo rapporto di collaborazione con Telestudio.it nell`ambito proprio dello strumento di comunicazione Web Tv. Gli interventi in cronaca avranno la voce dell`addetto stampa CP Fidal Milano Davide Viganò e dei componenti l`ufficio stampa CRL Cesare Rizzi, Giovanni Balbo e Giuliana Cassani.
Ufficio Stampa Fidal Lombardia
Prima tappa del Giro podistico del Varesotto giunto alla sua 15^ edizione. Più di mille nel complesso i partecipanti tra competitivi e non. In una fresca serata la vittoria va al titolato portacolori dell'Atletica San Marco, Brambilla Marco in 15'44''. 2° Raimondi Matteo (Atletica Palzola) in 15'56'', 3° Fochi Ronnie (Atletica Casorate) in 16'03''.
In campo femminile si impone la forte Galimberti Sara (Bracco Atletica) in 17'18''. 2^ Gelsomino Claudia (Atletica Palzola) in 17'36'', 3^ Sampietro Cecilia (Atl. Triangolo Lariano) in 17'53''.
La classifica completa a cura di OTC Como <<QUI>>.
Le foto:
quelle di Arturo Barbieri di Podisti.net divise in tre album:
per il blog AndòCorri, presente Ivano Garabelli, le sue foto <<QUI>>
Il filmato:
Mario