23.07.09 1^ Corriarsago

IMG_8114bis Salute! Oggi si comincia dalla fine. Una bella chiaccherata nel dopogara, tra una birra e l'altra, tra persone che fino a poco tempo fa nemmeno si conoscevano. Il bello della corsa è anche questo, aggregazione reciproco rispetto e tanta voglia di fare. Ognuno con i suoi aneddoti da raccontare, le proprie opinioni espresse senza esagerare, insomma un confronto che continua al di fuori della competizione. Ieri sera eravamo tre bloggers al bar uno se n'era già andato via (Matteo Raimondi) ma la prossima volta lo blindiamo. Anche questo ci unisce, esprimere opinioni, divulgare notizie foto ecc. attraverso internet, con la sola passione per questo sport...

IMG_7926bis Ma veniamo alla gara. Undici anni fa mi ricordo che era inserita nella prima edizione del giro del Varesotto. La sede è rimasta la stessa e negli anni è cambiato un poco il percorso fino alla sparizione della gara stessa. Adesso è risorta e speriamo che resti perchè logisticamente è molto ben inserita nella festa dello sportivo. Circa 350 gli atleti al via di questa manifestazione ultima prova del minicircuito "Corri con PU.MA.". Si assegna il premio finale e, a sorpresa manca il capoclassifica Caldiroli. Stefano Demuru è presente, secondo in classifica, come Marco Brambilla che però non può impensierirlo. Quando ormai tutte le canotte sono già fradice di sudore per il riscaldamento pre gara, alle 20 in punto dietro il campo di calcio il via alla gara. 5700 sono i metri da percorrere su un tracciato prevalentemente pianeggiante.  Subito davanti Marco Brambilla a fare l'andatura seguito da un gruppetto comprendente Matteo Raimondi e appunto Stefano Demuru che deve difendere il posto in classifica nel trofeo. Al traguardo Brambilla (San Marco) giunge con il tempo di 18'40'', circa mezzo minuto dopo vediamo spuntare Matteo Raimondi (Atl. Palzola) e Stefano Demuru (Montestella) in un avvincente testa a testa. All'ultima curva (sembrava ciclismo) è ancora in testa Stefano ma Matteo trova la grinta necessaria per batterlo proprio negli ultimi metri. Finiscono, l'uno in 19'11'' e l'altro a pochi centesimi. 4° si piazza Giordano Piffero (Whirlpool), 5° Paolo Bassetto (7 Laghi Runners)  6° ed ultimo dei premiati Cristiano Marchesin (Atl. Casorate). Tra le ragazze dominio dell'Atletica Casorate che piazza 4 atlete nelle prime 5 posizioni. Prima al traguardo, accompagnata da un cavaliere d'eccezione (PlayBeppe che ha fatto un medio) Silvia Murgia che conclude la sua fatica in 22'01''. 2^ Lorena Strozzi e 3^ Marta Landini.

Per quanto concerne la classifica finale del CORRI CON PU.MA, sono Silvia Murgia e Stefano Demuru a vincere questa prima edizione del circuito: Silvia conquista la vittoria con 40 punti, precedendo le compagne di squadra Lorena Strozzi (30) ed Emanuela Fossa (12). Stefano invece s'impone con 24 punti precedendo Fabio Caldiroli (20 punti, oggi assente) e Marco Brambilla (18). 

IMG_8102 Per il Marathon Max solo due gli atleti al via, Luca Cargnin e sua moglie Cinzia Lischetti che riesce ad entrare tra le premiate come 6^ classificata. Complimenti.

Per altri commenti vi rimando al sito dell'Atletica Casorate, e ai blog di Matteo Raimondi, PlayBeppe e Danirunner.

Una fotogallery è presente anche sul blog degli amici del Runners Quinzano




21.07.09 Adrara San Martino, corsa in montagna

Aria fresca e cielo limpido hanno salutato i quasi 500 atleti che si sono ritrovati in quel di Adrara San Martino, paese posto vicino al lago di Iseo, per il campionato italiano Master di corsa in montagna. Per gli uomini percorso di circa 10,3 km, con partenza da quota 360 e arrivo a 1060. Per le donne partenza da Adrara San Rocco e quindi circa 300 mt di dislivello in meno da fare co un chilometraggio intorno ai 6,2 km. Il percorso inizialmente asfaltato e leggermente in discesa poi sale per circa 7 km inoltrandosi per una mulattiera che costringe molti a camminare. Poi una leggera discesa e poi gli ultimi e interminabili tornanti da fare per tagliare il traguardo. Per gli uomini la vittoria va a Bosio Danilo (La Recastello Radici Group) con il tempo di 49'09''. Prima per le donne Perosini Lorena (Atletica Fly Flot) in 35'53''.


Per il Marathon Max, gara sociale. Solo 11 gli atleti al via, uno solo iscritto... Complici le ferie e la formula della gara, tutta in salita, il gruppetto dei partecipanti si riduce a poche unità. Primo al traguardo un Francesco Mulè che si scopre stambecco e che regola con facilità atleti più abituati di lui a calcare i sentieri impervi. Terminerà in 1h00'58'' regolando Roberto Pezzini che finisce in 1h02'00''. Terzo Paonessa Mario con il tempo di 1h 03'53''. La nostra Cinzia Lischetti finirà la gara in 47'13'' terza di categoria.


Clicca <QUI>>  per vedere l'ordine d'arrivo e le classifiche sociali. <<QUI>> per le classifiche maschili di categoria e <<QUI>> per quelle femminili.


 

10.07.09 2a JackPot Run - Bienate

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Più di 400 atleti hanno invaso le vie del centro sportivo di Bienate per la seconda edizione della JackPot Run, l’appassionante corsa su strada di 5705 metri su un circuito interamente pianeggiante da ripetere due volte con arrivo in pista. Al via, nonostante qualche defezione dell’ultima ora, si presentano molti atleti di valore. La partenza alle 20,30 vede il gruppo allungarsi sotto la spinta dei migliori. Si forma subito un gruppetto di sei corridori formato tra gli altri da Rached Amor e Paolo Finesso, due pretendenti alla vittoria. A seguire si formano dei piccoli gruppetti di quattro cinque atleti, tra i quali Belfakir, Brambilla, De Angeli. Tra le donne, gara solitaria della portacolori delle fiamme gialle Marzena Michalska che tiene per tutta la gara a debita distanza Cecilia Sanpietro (Comense). La gara è spettacolare perchè offre molti punti di osservazione e i due giri garantiscono lo spettacolo ai presenti che vivono con passione la gara. L’arrivo in pista è sempre una cosa gradita. All’ultimo giro, dopo essere stato al coperto nel gruppetto rompe gli indugi il portacolori della Cover, Slimani Benazzouz, che, con un perentorio allungo nei confronti dei rivali va a vincere questa 2^ edizione con il tempo di 16’16’’ portandosi a casa anche il montepremi per aver superato il tempo di Mascheroni della passata edizione. 2° un battagliero Rached Amor con il tempo di 16’23’’ che precede Lahcen Mokraji di due secondi (16’25’’), 4° il primo degli italiani Paolo Finesso con il tempo di 16’36’’.

Prima tra le donne Marzena Michalska con il tempo di 19’17’’, miglior prestazione della manifestazione, che le permette di intascare l’ambito JackPot “femminile”. Precede Cecilia Sanpietro (tempo 19’51’’) e Siham Laaraichi (tempo 20’13’’).IMG_7693

Ricco ristoro e classifiche subito disponibili su display. Purtroppo premiazioni al contrario! Rimango basito quando vedo delle premiazioni così. Dove si chiama subito il primo arrivato!!! Prima si chiamano le ragazze e poi gli uomini e si parte dall’ultimo premio a salire. Spero si rimedierà alla prossima edizione.

Buona l’idea di premiare anche la gara non agonistica, forse però non erano stati troppo pubblicizzati i premi visto che molti non si sono fermati a ritirarli.

Per il Marathon Max, nove atleti si presentano al via. Luca Scarpa proclama di non stare molto bene. Francesco Mulè sembra molto nervoso. Lia Giacomo è pimpante, forse perché ha preso qualcosa, mentre eravamo in auto, che lo sta gasando…  Donato sembra uscito dalla scuola di Zelig e continua a sparare c…..e!!! Luca è a posto perché al bar si fanno delle ottime salamelle…  Meno male che si parte.

Al primo passaggio sono in due a condurre, Francesco Mulè davanti seguito a ruota da Scarpa Luca che non lo perde d’occhio. A una decina di metri Lia Giacomo che parte abbastanza tranquillo. Precede Amato Donato e un sorprendente Gianni Migliorini forse partito un po’ troppo forte.

Al termine del primo giro si forma un terzetto, infatti Lia Giacomo ricuce lo strappo e si riporta sui due battistrada. Amato Donato invece perde terreno cosi come, ne avevo il sospetto, Gianni Migliorini. Infatti si fa sotto Cereda Orlando che lo tallona da vicino. Gli altri sono nel folto del gruppo. Ultimi 500 metri, Luca Scarpa rompe gli indugi e con una bella progressione prova a staccare gli altri, Francesco Mulè è il primo a staccasi e dopo poco anche Lia Giacomo deve alzare bandiera bianca.

Al traguardo Luca finirà in 19’47’’ precedendo Giacomo di 6’’ (19’53’’), al terzo posto un sofferente ma sempre grintoso Francesco che termina in 19’56’’. 4° per il Max Amato Donato in 20’31’’. Come previsto Cereda Orlando (22’09) sopravanza Gianni Migliorini (tempo 22’13’’).IMG_7447

A seguire Lischetti Cinzia (23’02’’) che arriva mano nella mano con Luca Cargnin (22’03’’!!, si è fatto battere!!).

Ultimo ma non ultimo Alzati Claudio in 23’32’’.

Notizie, commenti foto ed altro ancora li potrete trovare su: Blog Matteo Raimondi, Capasso, Sito ufficiale JackPot, Blog Danirunner.

La classifica generale della gara: <<QUI>>

Per la classifica societaria clicca <<QUI>>



JackPot Run

Venerdi si corre la 2^ JackPot Run a Bienate. Vi ricordate come è andata a finire la 1^ edizione?
Per il Marathon Max c'è stato qualcuno che è andato a casa con le pive nel sacco, anzi l'ha ciapà nel d....e!

  






Giudichiamo le gare: prendetevi 5 minuti e... leggete

podio


Ho trovato questo articolo girovagando per il web. A parte qualche cosa sono fondamentalmente d'accordo con quanto scritto. Lo spunto mi viene dagli articoli dei nostri blogger dove: una volta si critica il percorso, un'altra la non segnalazione del chilometraggio, un'altra il ristoro ecc. Chissà se questo articolo non sia la base di partenza per la creazione di una tabella "standard" che permetta di dare un voto ad una gara.


Fatemi sapere con qualche commento.


Le corse in Italia stanno aumentando da nord a sud con un tasso di crescita che dovrebbe solo rallegrare i runner, se non fosse per la qualità di molte manifestazioni, a volte veramente scadente. Tralasciando il discorso di mezze maratone e di maratone (dove la lunghezza del percorso acuisce le difficoltà organizzative, ma contemporaneamente rende più sensibili gli organizzatori a darsi da fare per realizzare una manifestazione coi fiocchi), rivolgeremo la nostra attenzione alle corse fino ai 15 km, quelle che tradizionalmente possono (ma non dovrebbero) essere organizzate con pochi sforzi. Prendendo spunto da gare ben organizzate, vediamo di fissare i punti più importanti per organizzare BENE una corsa.
La distanza - Le maratone e le mezze hanno così tanto successo in rapporto alla difficoltà di correrle che non è difficile capire che un percorso esatto (e confrontabile a prescindere dalla singola gara) è un'attrazione notevole per tutti quei runner che non corrono per vincere: se non corro per entrare nei premi che senso ha correre una corsa di 13,2 km? Come posso confrontarla con una di 9,8 km? Se poi il percorso, oltre a non essere di misura standard, cambia di anno in anno non ho nemmeno il raffronto con le edizioni precedenti. 8 punti per una distanza standard (per esempio 10 km), 4 per un percorso non standard, ma immutabile fra le varie edizioni (il concetto di percorso classico).
La segnalazione chilometrica - Un'esatta misurazione chilometrica, km per km (che senso ha segnalare ogni 2 o ogni 3 km?) è fondamentale per chi corre contro il tempo, nonché per tutti coloro che, non avendo un buon senso del ritmo, vogliono tarare la velocità iniziale. Misurare un percorso è più difficile di quanto si pensi e spesso la rotella è l'unico mezzo. Chi usa la bicicletta tarata (l'auto lasciamola in garage) dovrebbe per lo meno verificare con una prova sul campo (per esempio percorrendo il percorso a ritmo di fondo lento uniforme) che non ci siano stati errori. 8 punti per una misurazione esatta km per km, 3 per una misurazione solo approssimativa.
La tipologia del percorso - Leggo su un volantino: "totalmente asfaltato". Togliete 1 punto per ogni chilometro della gara che non sia asfaltato. Se è una gara su strada perché trasformarla in una campestre? (Non adatta alla tipologia delle nostre gare, dovremmo togliere un sacco di punti...mia nota personale)
La segnalazione del percorso - Deve essere chiaramente indicato e in ogni punto non si devono avere perplessità; anche in questo caso una piantina prima del via (indispensabile per le corse in collina o in montagna con indicazione dell'altimetria) e segnalazioni chiare sono obbligatorie. Perché non far provare il percorso da un apripista che non conosce il tracciato e risolvere eventuali problemi che può evidenziare durante la prova? È spesso troppo ottimistico sperare che tutto sia chiaro. Reclutare addetti affidabili per gli incroci; affidabili vuol dire che non vanno a prendere il caffè mentre sta arrivando la gara (mi è già successo). Evitare che gli atleti possano tagliare (che senso ha parlare di 10 km se poi posso tagliare 130 metri?), predisponendo opportuni nastri di sbarramento. 8 punti per la presenza della piantina (2 punti), della segnaletica ottimale (3 punti), di addetti affidabili (2 punti), dei blocchi ai tagli (1 punto).
Il cronometraggio - Tutti i runner si prendono di solito il tempo, ma su distanze corte è bello avere un riscontro ufficiale che possa riparare eventuali azzeramenti del proprio cronometro. Inoltre avere un cronometraggio ufficiale vuol dire avere la stampa della classifica in tempo più o meno reale, un dettaglio forse trascurabile, ma segno di precisione e organizzazione. 5 punti per il cronometraggio (4 punti) e la classifica a fine prova (1 punto).
Ristoro - Almeno uno durante la gara è obbligatorio, come lo spugnaggio quando la temperatura è primaverile o estiva. All'arrivo è pure obbligatorio. Togliete 3 punti se il ristoro non è sportivo: è assurdo avere risotto, pastasciutta, vino o qualunque menu non sportivo; stiamo organizzando una gara, non una sagra paesana. Se si vuole andare sul calorico, le tartine con marmellata o Nutella, la frutta ecc. vanno benissimo. 5 punti se il ristoro è sportivo, efficiente e duraturo (non solo per i primi, tanto per intenderci).
La non competitiva
- Spesso associata a una gara esiste anche la non competitiva; la cosa più dura da digerire per chi sta soffrendo negli ultimi chilometri è trovarsi sulla strada gruppi di gente che cammina e che (giustamente dal loro punto di vista) non ha nessuna intenzione di farsi da parte e procedere in fila indiana per far passare gli agonisti. Sono due mondi che possono coesistere, basta che gli organizzatori non mischino le due prove, per esempio, facendo partire le due gare in orari diversi. 5 punti alle manifestazioni che tengono separati i due gruppi.
Servizio medico-sanitario e scopa - Troppe volte alle gare FIDAL il medico non è arrivato o è arrivato in ritardo e i giudici, pur di non scontentare gli organizzatori, hanno fatto partire comunque la prova. In troppe manifestazioni la scopa non esiste, dando per scontato che su 8-10 km tutti arrivano. 4 punti per la presenza tempestiva (mezz'ora prima della prova: gli infortuni accadono anche in riscaldamento) del medico e per la scopa (1 punto).
Le iscrizioni - Una gara seria dovrebbe chiudere le iscrizioni almeno il giorno prima della prova (in tal modo si potrebbero inserire i dati per una classifica a fine prova in tempo reale) o al massimo accettarle fino a un'ora prima della partenza. Inoltre la manifestazione dovrebbe essere pubblicizzata con numero di telefono, fax e, eventualmente, sito Internet ed e-mail. 3 punti per le gare che evitano le iscrizioni all'ultimo minuto.
Il traffico - È una nota dolente: non si può pretendere di chiudere al traffico centri storici o strade provinciali, ma è fondamentale che gli organizzatori si rendano conto in anticipo se il traffico (considerate anche la chiusura dei passaggi a livello: che senso ha attraversare un passaggio a livello chiuso in una competitiva?) può creare problemi. 3 punti se il traffico non costituisce un ostacolo al normale svolgimento della gara (per tutti, ultimi compresi).
Oscurità - Per le notturne la gara deve essere corsa in condizioni di luminosità accettabile: per l'incolumità degli atleti, per vedere le segnalazioni, per controllare gli avversari. Togliete 5 punti se esistono tratti di visibilità scadente.
I premi - Ovviamente i premi dipendono dal budget, ma per chi ama la corsa non devono essere importanti: è giusto pertanto assolvere organizzatori che hanno realizzato un'ottima manifestazione, ma sono stati un po' stretti con i premi. L'unica avvertenza è che siano sensati, relativamente alla fatica che si fa per conquistarli. Occorre tener conto della numerosità delle varie categorie (sia maschili sia femminili). Togliete 5 punti se i premi non sono sensati relativamente alla manifestazione.



Il massimo è 50 punti: una buona manifestazione dovrebbe avere almeno 35 punti
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(Pensate ad un volantino dove si spiega che la gara è stata giudicata con 43 punti. Uno è invogliato ad andarci. Un po' come le stelle degli alberghi, una gara da 2 stelle, una da 3 ecc., gli organizzatori farebbero di tutto per migliorare)