Tra una settimana (8.12) arrivano i podisti in rosso!!!

L’8 dicembre tutti presenti per la gara più importante dell’’anno!! Il 4° Babbo Natale Running a Tradate. Mi raccomando, voglio un fiume rosso per le vie della città!

27.11.10 Winter Challenge, Crosio della Valle

passaggio

La mattinata si presentava soleggiata ma come ultimamente succede nel weekend il tempo a poco a poco peggiora senza però, per fortuna, far scendere niente dal cielo. Già il giorno prima ha nevicato e il campo gara è tutto bianco. Bianco che va a coprire le insidie di un terreno che nasconde buche o piccoli mucchi di terriccio provocati da animali. La temperatura cala ma i  podisti che si ritrovano per questo 5° Cross della Valbossa GP Salumificio Colombo, più di 200, sembrano non accorgersene temprati dalle gare precedenti. Come al solito, e per fortuna, si passano gli attimi prima della partenza scambiando chiacchere con chi dovrà gareggiare in un’atmosfera di festa. Solo poco prima del via gli sguardi si fanno concentrati, soprattutto per chi dovrà fare classifica. Mi piace essere presente ai cross perchè danno tanti spunti di ripresa, e oggi tra operatori e fotografi eravamo in tanti. E’ bello vedere l’andirivieni di podisti in un lungo serpentone quasi fossero tante bandierine colorate legate da un unico filo. Ma la gara è gara. Oggi, come due anni fa, è stata vinta facilmente da Finesso Paolo (Comense) in 16’48’’ conducendola dall’inizio alla fine. I suoi avversari non hanno potuto far altro che limitare i danni. Al 2° posto si piazza Breda Ivan (Pro Sesto) questa volta insidiato pericolosamente da vicino da Vasi Antonio (Palzola). Anche in campo femminile non c’è stata storia con la supremazia di Sampietro Cecilia (Comense) che va a chiudere la sua fatica in 19’52. Al secondo posto la leader del circuito Bianchi Ilaria (Atl. Valle Camonica) in 20’46’’.

Arrivo maschile: 1° Finesso Paolo (Ginnastica Comense) 16’48’’, 2° Breda Ivan (Pro Sesto) 17’56’’, 3° Vasi Antonio (Atl. Palzola) 17’59’’, 4° Salvioni Matteo (Ginnastica Comense) 18’01’’, 5° Grammatico Mattia (CUS dei Laghi-Atl. Varese) 18’02.

Arrivo femminile: 1^ Sampietro Cecilia (Ginnastica Comense) 19’52’’, 2^ Bianchi Ilaria (Atl. Valle Camonica) 20’46’’, 3^ Oberle Deborah (Ginnastica Comense) 21’03’’,4^ Strozzi Lorena (Atl. Casorate) 21’41’’, 5^ Montini Elena (Ginnastica Comense) 21’56’’.

La classifica generale è consultabile <<QUI>>.

L’album fotografico:

Tante altre foto le trovate sul blog di Antonio Capasso andòcorri, e anche <<QUI>> a cura di Davide Morello. A breve sarà anche disponibile il filmato su telestudio8.it.

Mario

27.11.10 Crosio della Valle, le foto

Ecco le foto della seconda tappa del Winter Challenge. Oggi sono stato aiutato in buona parte dalla mamma di Beppe Bollini. Chissà che fattura mi arriverà alla fine del trofeo!!!

Il mercato nascosto dei podisti

Riflessioni del nuovo presidente dell’Atletica Casorate, Adriano Carù

Articolo tratto dal sito dell’Atletica Casorate e da me ritenuto interessante in quanto prima di adesso non avevo mai affrontato un tema del genere. La nostra o la mia realtà amatoriale rimane molto lontana da certe tentazioni.

Dice Adriano:

volevo fare delle riflessioni, magari coinvolgendo anche Presidenti e responsabili delle altre società podistiche della provincia, su alcuni episodi che devo dire mi hanno un po' infastidito in questo ultimo periodo.

Premetto che queste sono riflessioni da "romanticone" della nostra attività sportiva, che magari mal si adattano a questi tempi concorrenziali e premetto, anche a scanso di inutili discussioni, che ognuno di noi è libero di fare ciò che meglio ritiene si adatti al suo modo di pensare e vivere le cose, che ritengo siano e debbano essere un hobby.

Ora, rispettando i concetti che credo siano alla base della nascita e crescita di qualsiasi gruppo che fa atletica a livello amatoriale e cioè il divertimento e l'aggregazione, come società nel nostro caso abbiamo assolutamente sempre accettato l'idea di soci che se ne vanno e naturalmente che vengono da altre società.

Le motivazioni di questi "trasferimenti" sono sempre state nella grandissima maggioranza dei casi nell'ottica tipicamente amatoriale e quindi derivate da:

- simpatie, antipatie
- amicizie e/o situazioni comuni di allenamento
- trasferimenti in città/regioni diverse
- dimensione società (o troppo piccola, o troppo grande)
- servizi offerti o meno
- etc..etc..

insomma le classiche cose che si guardano quando ci si inserisce in gruppi che fanno un qualcosa per passare il tempo nel migliore dei modi. Tutto questo tenendo sempre ben presente l'aspetto competitivo, in quanto fa parte del gioco; personalmente non mi divertirei se non ci fossero i miei compagni di squadra con cui confrontarmi (oggi mi hai battuto, ma aspetta domani.. e vediamo). Aspetto competitivo che per forza di cose comporta avere degli atleti che spiccano sugli altri perchè o mamma natura li ha dotati o perchè si allenano tantissimo.

Ora, andando al sodo, mi (ma direi ci) ha dato fastidio venire a sapere che alcuni atleti di una forte società abbiano contattato praticamente tutti i nostri migliori portacolori (anche quelli storici) offrendo loro anche soldi (se le voci sono esatte) per andare a correre con loro. Ritengo la cosa poco corretta e non so quanto guidata dall'alto, poco corretta perchè va contro quegli aspetti a cui ho accennato prima ed inoltre va a svilire il lavoro che chiunque collabori alla gestione delle nostre società fa quotidianamente.

Ci facciamo un mazzo tanto per trovare soluzioni aggregative, pensiamo sempre a come far divertire i nostri soci in modo tale che siano un po' riconoscenti del lavoro fatto, cerchiamo di non fare distinzioni e riconoscere un po' di merito a tutti, e certamente a volte sbagliamo nel farlo e magari veniamo puniti ed il socio se ne va; ma questo fa parte dell'ambiente amatoriale senza che venga inquinato da logiche prettamente di compravendita. Logiche che poi a volte sono solo specchietto per le allodole in quanto le promesse non vengono mantenute e l'atleta si trova in una poco piacevole spirale del chiedere e richiedere ciò che gli spetta e bla.bla..bla..

Se a volte noi vinciamo come gruppo lo dobbiamo a tutti coloro, e sono tanti, che dandoci fiducia seguono i nostri dettami sul fare quella gara per tentare di vincere, ci sono i ragazzi e le ragazze che fanno cento punti e altri che ne fanno uno e magari vinciamo per un punto ed allora chi conta di più'?

Quindi concludendo direi che noi siamo decisamente contro queste logiche ed anche contro il vociferare sottobanco che disturba il nostro "gratuito" lavoro quotidiano.

Adriano Caru'

Allego risposta da parte di Massimiliano Montagna, Atletica Palzola. Responsabile sito web della società medesima. Cliccate <<QUI>> (è su Facebook)

Maratona di New York, l’avventura di Pesce Zeffiro

NEW YORK CITY MARATHON 7 NOVEMBRE 2010

DSC_0016DSC_0036

Giugno, 2010

Dopo la maratona di Treviso, la mezza di Genova, il giro del Varesotto e i buoni piazzamenti in altre gare, sentivo il bisogno di concludere il 2010 con il top delle maratone, la New York City Marathon, che è un po’ il sogno di ogni maratoneta. Mi unisco al gruppo di “podisti.net /ovunque running” per avere il pettorale assicurato, e in quattro mesi penso di avere il tempo necessario per preparare la mia gara.

Purtroppo a volte non si fanno i conti con gli imprevisti.

Ho avuto un forte dolore alla schiena con dolori estesi fino al ginocchio, che mi hanno costretto a fermare gli allenamenti . Dopo vari accertamenti diagnostici, risulta che ho un’ernia lombare. Provo diverse cure ma tutte senza effetto. Il tempo passava, non avevo nessun risultato benefico, “con le ferie e il riposo forse mi riprenderò ..” Niente da fare, a fine Agosto sono disperato, e penso anche di rinunciare. Mi viene in soccorso un’amica fisioterapista, ”Anna Volpi “ . Mi ha suggerito di andare dal medico per una eventuale cura di cortisone. La sua esperienza nel campo ha fatto sì che questa fosse la strada giusta, e dopo circa quattro settimane ho potuto riprendere gli allenamenti.

Il dubbio era : “In due mesi posso preparare una corsa di 42 Km?”Andare a New York per ritirarsi a metà gara sarebbe stata una delusione troppo grande. Dovevo farmene una ragione, due mesi erano davvero pochi, per un obiettivo così grande. Questa volta l’incoraggiamento mi è arrivato indirettamente da Aldo Rock, (la guida sportiva di Radio deejay) durante una sua trasmissione: “Ragazzi mancano due mesi a New York, potete ancora farcela, un buon allenamento con progressione di tempi e la maratona è vostra (inguaribile ottimista)”

Questa è stata l’ iniezione di coraggio chi ci voleva per riprendere gli allenamenti. Parto da 5 minuti di corsa al giorno, incrementando 5 -10 -20 min in più, di volta in volta. I giorni passavano e anche i km percorsi in crescendo. Il 30 ottobre ho fatto il test finale, 40 Km con tanta sofferenza, ma è stato un segnale che forse ce la potevo davvero fare.

Sono partito il 5 Novembre per New York con quasi 4000 italiani di cui 76 della provincia di Varese. Sono l’unico invece di Tradate. Il giorno della gara, Domenica 7 Novembre, è una giornata fredda , ventosa, ma fortunatamente soleggiata. Il percorso è ondulato, con salite e ponti da attraversare. Il più famoso è quello di Verrazzano, dove verrà dato lo start. Per raggiungere la partenza, vengono a prelevarci alle 5 di mattina dall’albergo, con destinazione Fort Wadsworth . Un vecchio forte militare con un immenso prato circostante, dove ben stipati 43000 iscritti attenderanno il colpo di cannone che darà il via alla maratona. Nonostante fossi ben coperto, il freddo è pungente. Siamo tutti vicini. Controllo che il pettorale sia ben fissato e le scarpe ben allacciate. Ci si da qualche consiglio, ci si incoraggia a vicenda. Poi finalmente ci chiamano, per numero e per colore del pettorale. Ci saranno tre ondate di partenze e la prima sarà alle 9,40. Il ponte ci aspetta. Ancora in attesa e questa volta in piedi, schiacciati uno contro l’altro.DSC_9816

Suona l’ Inno Nazionale Americano , poi il colpo di cannone! Una liberazione, finalmente si parte. Attraverseremo le cinque contee delle stato di NY per terminare in Central Park. Una folla enorme di appassionati e gente di ogni tipo e razza ci incita lungo il percorso gridando :” go ranner, loking good, good job.” Se poi hai il nome scritto sulla maglietta (come nel mio caso) è un continuo “Go Zeff, go Zeff, Italia, Italia”. Sentirsi gridare il proprio nome ti da una carica e una forza che non ti fa sentire la fatica e ti aiuta a superare i momenti di stanchezza. Solo lungo i ponti che sono davvero lunghissimi, c’è un po’ di silenzio, così riesci a concentrarti o guardare lo splendido panorama dei grattacieli di Manhattan. Miglio dopo miglio, si arriva a Central Park (l’oasi verde di NY), mancano due miglia alla fine. La fatica e la stanchezza si fanno sentire, è il momento di stringere i denti, di resistere, manca poco, ce la devo fare,!

Ecco Columbus Circle, 800 metri all’arrivo, che è anche in salita! Finalmente lo vedo, il tanto sperato traguardo … 3 ore e 15 minuti. Il sogno si è avverato.

DSC_0207

Prima la medaglia, un abbraccio, la foto e poi lentamente a ritirare la sacca con i vestiti. E’ stato questo per me il momento più commovente, questa processione di runners che si avviano verso l’uscita, in silenzio, ognuno con i propri pensieri, visi stanchi ma felici. Io piango dalla gioia. Un pianto liberatorio e senza vergogna. Il tutto rotto dalle voci dei ragazzi e ragazze dell’organizzazione “congratulation, good job”. Fuori dal parco ci sono i parenti ad attenderci, (mia moglie Patrizia che mi segue in ogni avventura) e ancora baci e abbracci; E’ tutto meraviglioso… una festa.

Dedico questa maratona; fatta di sudore, fatica, sacrifici e speranze a mio padre “Flavio” morto alla mia età, a 51 anni.

Sono sicuro che da lassù una spinta me l’abbia data anche lui!

Zeffiro Pesce

21.11.10 5° Golf Road Race l’album fotografico

Anche oggi sono stato aiutato con le foto. Alla partenza da Franco Mazzilli e poi dal papà del nostro beniamino Matteo Raimondi. Grazie a tutti e due.

20.11.10 8° Winter Challenge, Cadrezzate (1a tappa)

a fuoco solo il centro Tanto per cambiare piove. Nell’ultimo mese tutte le gare del varesotto sono state battezzate dall’acqua e la prima tappa dell’8° Winter Challenge non è stata da meno. Il problema è che qui si tratta di un cross e il percorso viene reso estremamente pesante dal tempo costringendo i podisti ad un supplemento di fatica. Gara vera dunque. Rispondono comunque in parecchi, 169 saranno i classificati alla fine, più una manciata di bambini che hanno disputato un minicross in precedenza. Io sono quasi più indaffarato a capire le funzioni della mia nuova videocamera che a relazionare con i podisti presenti. Sono preoccupato per le riprese che farò. In effetti mentre trafficavo mi sono quasi perso il via della gara, o meglio pensavo di avere più tempo ma lo sparo del giudice mi ha preceduto. Il gruppone si fionda in leggera discesa verso la parte più infangata del percorso, percorso che è stato leggermente modificato a causa di zone non percorribili ma che rimane comunque gradevole anche se pesante. La testa della gara viene subito presa da Breda Ivan (Pro Sesto) che non ha nessuna intenzione di regalare terreno a nessuno. Lo tallona da vicino, fin quando ne ha Argoub Salah (Pol. Gavirate). A breve distanza è Vasi Antonio, neoacquisto Atletica Palzola, che prova a rimanere incollato alla scia dei primi, precede di poco Grammatico Mattia (Cus dei Laghi-Atl. Varese) che sembra seguirlo con scioltezza. In campo femminile già dalle prime battute è dominio incontrastato della simpatica Bianchi Ilaria (Atl. Valle Camonica) che quando il terreno si fa difficile da il meglio di se. Le sue principali avversarie, Passera Cinzia (Valbossa) e Masciocchi Elisa (Atletica 3V) in breve tempo perdono parecchio terreno. Poco cambierà nel corso della gara. In campo maschile la vittoria va a Breda Ivan con Argoub al 2°. mentre al 3° Grammatico riesce negli ultimi metri a precedere Vasi. In quello femminile le posizioni rimangono immutate, si consolideranno solo i distacchi. Oggi comunque vanno tutti premiati per la fatica e in tanti si sono comunque divertiti. Io con il nuovo mezzo tecnologico mi sono sentito come un neopatentato intento a stringere il volante con forza e a cercare le marce con lo sguardo non riuscendo in pieno a godermi la gara. Spero che  l’uso costante mi faccia migliorare il feeling con la nuova videocamera. Devo ringraziare personalmente il papà di Giuseppe Bollini "Playbeppe", Pio che ha realizzato per me le foto che potete visionare nell’album qui sotto. Grazie ancora!

Arrivo Maschile: 1° Breda Ivan (Pro. Sesto) 17’38’’, 2° Argoub Salah (Pol. Gavirate) 17’50’’, 3° Grammatico Mattia (Cus dei Laghi-Atl. Varese) 17’53’’, 4° Vasi Antonio (Atl. Palzola) 17’54’’, 5° Bianchi Amos (Cus dei Laghi-Atl. Varese) 18’04’’, 6° Porrini Umberto (Atl. Casorate) 18’19’’, 7° Scarpa Luca (Marathon Max) 18’20’’, 8° Zampini Enea (Atl. Casorate) 18’19’’, 9° Marchesin Cristiano (Atl. Casorate) 18’23’’10° Lucchina Massimo (Atl. 3V) 18’24’’.

Arrivo femminile: 1^ Bianchi Ilaria (Atl. Valle Camonica) 19’58’’, 2^ Passera Cinzia (Valbossa) 21’23’’, 3^ Masciocchi Elisa (Atl. 3V) 21’34’’, 4^ Strozzi Lorena (Atl. Casorate) 21’39’’, 5^ Cervini Paola (Valbossa) 21’50’’.

podio maschile  podio femminile

La classifica completa è disponibile <<QUI>>.

La fotogallery:

A breve sarà disponibile il mio filmato (spero…) e quello di Fabrizio Gulmini di Telestudio8.

Arrivederci alla prossima tappa, sabato prossimo a Crosio della Valle.

Mario

Che mal di schiena!!! Sarà il PC?

Se il passaggio dell'uomo dalla posizione quadrupedica a quella eretta non è ancora completamente consolidato biologicamente, ancora meno lo è la posizione seduta. Quest'ultima, infatti, comporta un carico sui dischi vertebrali lombari di circa 1/3 superiore alla stazione eretta (Figura) (Posizioni, movimenti e carichi vertebrali).

Differenza di carico sulla colonna lombare

tra posizione seduta e stazione eretta

La colonna vertebrale presenta delle curvature fisiologiche a livello cervicale, dorsale e lombare aventi lo scopo di sostenere e ammortizzare il carico della testa, del torace, degli eventuali sovraccarichi esterni e di quelli provenienti dall'impatto dei piedi col suolo. Pertanto è opportuno che vengano mantenute costantemente in qualsiasi postura o movimento del corpo. Ulteriore funzione della colonna vertebrale è quelle di proteggere il midollo spinale che si estende dalla base del cervello fino alle vertebre lombari (canale midollare) e dal quale si diramano i fasci nervosi che raggiungono gli organi e le varie regioni del corpo. Ogni vertebra è collegata con l'altra grazie al disco intervertebrale, morbido all'interno e duro all'esterno. Il disco costituisce, con le vertebre a cui è collegato, una vera e propria articolazione, agendo anche come cuscinetto ammortizzatore. I muscoli ed i legamenti tengono unite le vertebre e permettono alla colonna di mantenere la posizione eretta. La colonna vertebrale, è anche sollecitata dall'attività normalmente svolta, particolarmente dalle posizioni assunte per un tempo prolungato che comportano una trazione sulle radici spinali e sui rivestimenti nervosi (in posizione di flessione) e una possibile compressione dell'arteria vertebrale (in posizione di estensione). Malgrado ogni vertebra sia strutturata in modo tale da sopportare pressioni anche dell'ordine di 1000 kg, una percentuale altissima di persone accusa periodicamente stati dolorosi localizzati nelle varie regioni posteriori del busto.

In assenza di situazioni patologiche stabilizzate (deformità congenite, anomalie strutturali, infiammazioni degenerative, intolleranze alimentari) il DOLORE CERVICALE, DORSALE O LOMBARE è causato anche da (Posture e movimenti del corpo che causano mal di schiena):

1- posture errate protratte per lungo tempo (utilizzo del P.C., guida auto, televisione, lettura, attività professionale, ecc.).

L'eccesso di peso corporeo può aggravare la situazione in quanto alla postura errata si aggiunge un carico ulteriore sulle vertebre e sulle articolazioni. Le posizioni fisse dovrebbero assumere un atteggiamento corretto (mantenimento delle curve fisiologiche della colonna vertebrale) ed essere interrotte di frequente, almeno ogni ora, rilassando il tratto cervicale e dorsale ed eseguendo, possibilmente, semplici esercizi di mobilità articolare e allungamento muscolare;

2- rigidità o scarso tono della muscolatura estensoria e flessoria del busto. La rigidità può essere dovuta, oltre che al mantenere per lungo tempo posizioni fisse del corpo, anche allo stress psichico. Lo scarso tono muscolare, invece, dipende essenzialmente dal sedentarismo e, quindi, dalla perdita progressiva di forza muscolare.

Una ginnastica mirata all'allungamento dei muscoli contratti (stretching) e al rafforzamento dei muscoli indeboliti può dare risultati sorprendenti.

Per la metodologia e per gli esercizi utili a decontrarre e mantenere estensibili i muscoli contratti e a rendere tonici e forti i muscoli indeboliti: Il dolore lombare, un nemico che si può combattere, integrando quanto esposto con esercizi di estensibilità, decompressione discale e rafforzamento del tratto dorsale e cervicale. 

Posizione seduta fisiologicamente corretta

Per mantenere il busto sempre eretto e posizionato in modo che le curve fisiologiche della colonna non vengano annullate o accentuate, è necessario:

1) monitor: posto in modo che la linea orizzontale degli occhi corrisponda all'inizio della pagina di lavoro.

2) schienale: dotato di supporto lombare e dorsale adeguato a mantenere le curve fisiologiche della colonna vertebrale;

3) piano della scrivania: posto all'altezza dei gomiti quando il braccio risulta perpendicolare al terreno;

4) altezza della sedia o poltroncina: tale che le ginocchia formino un angolo di circa 90° tra coscia e gamba. Una leggera inclinazione del piano di appoggio orizzontale in avanti favorisce la posizione eretta del busto;

5) piedi: poggiati al suolo su tutta la pianta. Se necessario utilizzare un poggiapiedi di altezza adeguata.

 

Posizione seduta fisiologicamente non corretta

Posizioni nelle quali i muscoli del busto e i dischi intervertebrali subiscono uno stress continuo:

- gambe: posizionate troppo indietro o troppo in avanti rispetto alla perpendicolare al terreno. Inoltre gambe incrociate, accavallate, ecc.;

- busto: inclinato in avanti o indietro dove le spalle si allontanano dalla perpendicolare rispetto al bacino.

Effetti:

Busto curvo e rilassato

- sui muscoli: un costante stiramento che ne limita la funzione fisiologica nel mantenere eretto il busto. Nel tempo perdono tonicità e forza

- sui dischi intervertebrali: carichi di punta sul bordo anteriore e ostacolo al metabolismo (nutrizione)

Muscoli del busto eccessivamente contratti

Contratture muscolari che ostacolano la normale circolazione sanguigna e saturano di cataboliti (sostanze di scarto dei processi metabolici) le fibre muscolari. La contrattura, oltre al dolore, agisce come forza compressiva, aggiuntiva al peso corporeo, sui dischi intervertebrali.

fonte: http://www.sportmedicina.com/index.htm

Winter Challenge & Golf Road Race

Sabato 20 riparte il Winter Callenge che quest’anno si propone con quattro tappe tutte al sabato pomeriggio. Vedremo come verrà presa la novità dai podisti in termini di iscrizioni. Domenica poi a Bogogno si correrà la Golf Road Race gara podistica quasi tutta all’interno di un campo da golf. Un’emozione unica per chi corre.

Rivediamo come andarono la prima tappa del Winter a Cadrezzate e la gara di Bogogno.

11.11.2010 Pizzata Piede d’Oro, Bregazzana

IMG_1073 Alla Locanda di Bacco, Bregazzana, alla periferia di Varese si sono ritrovati una quindicina di persone appassionate di corsa. Tutti reduci dalla faticosa stagione del Piede d’Oro, motivo della pizzata in compagnia che ha avuto luogo in un’atmosfera di sana allegria condotta magistralmente da Marco Frigo. Presenti tra gli altri ben quattro vincitori di categoria. La sorpresa Antonio Vasi, il campionissimo Biagio Cantisani, il blasonato Beppe Bollini in arte Playbeppe e la carinissima Elisa Rossini. Durante la serata è stato eletto anche il Podista 2010 e il vincitore è stato… lo scoprirete solo nell’ultima foto dell’album!

Le foto:

Una piccola clip:

Mario

07.11.10 19^ Maratonina Città di Busto Arsizio

IMG_0526 Parla straniero, almeno in campo maschile, la 19^ edizione della Maratonina Città di Busto Arsizio organizzata dall’Atletica San Marco. Ai primi  posti si piazzano tre forti atleti di origine Marocchina dominando interamente la gara. Ma partiamo con ordine. La giornata si presenta grigia con pioggia ad intermittenza, come l’anno scorso in pratica. Il percorso è stato leggermente modificato rispetto alla passata edizione ma risulta comunque scorrevole. Come al solito impeccabile l’organizzazione della manifestazione diretta dal presidente dell’Atletica San Marco Enrico Traietta. Presenti a dare una mano lungo il percorso a fianco degli atleti, salvaguardandoli dalle auto, i bikers del gruppo MTB Evaloon diretti dal loro presidente Giuseppe Colombo. Tanti gli iscritti a questa maratonina che porta al traguardo bel 1389 atleti. Chiude infatti la lista degli atleti Pitton Antonella della Podistica Mezzanese con il tempo di 2h48’32’’e alla quale vanno comunque i complimenti per averla portata a termine. Il ritrovo è come al solito al Palacastiglioni dove si svolgono tutte le attività pregara. E’ un misto di voci, di odori, di sensazioni quelle che si mescolano al suo interno. Qui si consuma l’attesa del poi. Forse del personal best. Si perchè c’è sempre un tempo da battere, in fondo si corre per piacere ma anche per migliorarsi.  Alle 9,30 in punto il via, pioviggina leggermente ma non da fastidio. Già dalle prime battute gli atleti più forti provano ad allungare il gruppo. Al 5° km sono in tre a comandare, sono Mokraji, Oukhrid e Nasef seguiti a breve distanza da un terzetto composto da Vuerich, Canaglia e Rognoni. Distaccato passa Colnaghi Pietro. Poi il vuoto, già dal 5 km i distacchi sono importanti è come se si corressero due gare. Prima donna a passare è Straneo Valeria tallonata dalla coppia Laaraichi Siham e Stefani Elisa. Passa poi la campionessa Ferrara Ornella che ha voluto onorare la maratonina della sua presenza. Mi dirigo verso il secondo punto di osservazione, il 13° km. Nulla è cambiato per le posizioni di vertice se non per l’importanza dei distacchi dai primi tre. Anche tra le donne i distacchi si sono dilatati. Straneo Valeria è ora saldamente al comando mentre le altre due corrono di pari passo. Mi dirigo infine al traguardo dove trovo Enrico Traietta, presidente Atletica San Marco che mi chiede se sono riuscito a riprendere la gara. Lo rassicuro, quest’anno tutto ok. Ho studiato bene questa volta! La linea d’arrivo pullula di fotografi e bisogna quasi sgomitare per prendere posto. Ecco finalmente arrivare il primo, è Mokraji Lahcen (Daini Carate Brianza) che chiude la sua fatica in 1h06’32. Negli ultimi metri è riuscito a staccare i suoi compagni di avventura, 2° si piazza un felice Oukhrid Lhoussaine (Atl. Palzola) in 1h06’37 e 3° arriva Nasef Ahmed (N. Atl. Fanfulla Lodigiana) in 1h06’49’’. Tra le donne come previsto vince Straneo Valeria (Runner Team 99) con il tempo di 1h16’29’’ nuovo record della manifestazione.

La classifica completa la trovate <<QUI>>.

Il mio album fotografico:

Tante foto le trovate su AndòCorri  di Antonio Capasso con anche tanti commenti e su Podisti.net. A breve troverete anche un video realizzato da Franco Rancati, cliccate <<qui>>.

I link ai due video da me realizzati, per chi li volesse vedere a grandezza naturale: 1a parte e  2a parte  

   I MIEI VIDEO:

Album foto Maratonina Busto Arsizio

Per adesso l’album fotografico:

07.11.10 Uboldo, cronometro e duathlon

Chi per domenica o sabato non ha ancora deciso cosa fare può pensare di partecipare ad una delle gare organizzate a Uboldo e nel contempo fare un gesto di solidarietà. Se sei un bikers puoi saggiare la tua forza sia in bici che a piedi.

Microsoft Word - Crono_2008 _1_

Online i filmati della PU.MA Race by Telestudio8

Per vedere i filmati realizzati da Fabrizio Gulmini alla PU.MA RACE cliccate sull’icona qui sotto:

TELESTUDIO8LOGO

Mezza di Busto, alla ricerca del 5° km

chilavistoilquinto Domenica 7 novembre a Busto Arsizio si correrà 19^ Maratonina. Io sarò presente, salvo imprevisti, per fare foto e filmato. Il mio schema è semplice, qualche foto e ripresa prima della partenza, la partenza, il 5° km, il 13° (che si trova molto vicino alla zona dell’arrivo) e il traguardo. Semplice ed efficace, non fosse che per le due passate edizioni a cui sono stato presente il 5° km non sono riuscito a trovarlo. Proprio non ci sono riuscito! Il primo anno avevo studiato la piantina del percorso in modo leggero e tra una deviazione e l’altra dovuta alla chiusura delle strade mi son trovato circa al 4° km che i podisti stavano già passando. Il secondo però mi sono organizzato meglio, ho studiato il percorso e ho caricato in auto un bustocco Doc, anche qui niente da fare, ci siamo persi mi sembra in mezzo a Sacconago e ci siamo ritrovati al 10°!!! Secondo me Enrico Traietta, presidente San Marco, società organizzatrice lo fa apposta: ogni anno me lo sposta così non lo trovo! Io però sono cocciuto, non cambio il mio schema e quest’anno ci riprovo. Vedremo come andrà a finire. Chi volesse comunque rivedere come è andata l’edizione 2009 può farlo guardando i filmati:


 
Chi volesse rivedersi in qualche foto :