La Cinque Mulini si corre ininterrottamente dal 1933.
Neppure la grande guerra ha interrotto la corsa campestre più affascinante e suggestiva del mondo.
Sulle rive dell' Olona, da molti anni più collettore fognario che fiume, si ripete un rito pieno di storia e di fascino. È l' unione sportiva San Vittore Olona, nata nella trattoria San Sebastiano nel febbraio 1906, che organizza la gara. Lo fa su una idea di Giovanni Malerba: reduce dalla prova dei «Sette Campanili» nella non lontana Cavaria, convinse gli amici di allora che si poteva correre, nel paese che porta il nome del protettore dei prigionieri, una corsa chiamata «Cinque Mulini». Tanti infatti erano i mulini sulla riva del fiume. Videro la luce nel 1400, ma oggi ne è rimasto uno solo, il Mulino Meraviglia.
Ed è rimasto il passaggio nella fattoria Chiapparini ad arricchire l' insolito percorso.
Il passaggio ai Mulini, stretto e angusto, è sempre stato difficile e pericoloso. L' etiope Fita Bayessa ha il primato delle vittorie: quattro consecutive a partire dal 1992.
Alberto Cova disse: «Se non corri la Cinque Mulini non puoi dire di essere un mezzofondista completo, non sei laureato in atletica».
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