Il diritto di replica a Roberto Radice da Marco Brambilla

Questa è la mail di risposta all’articolo che mi ha inviato Roberto Radice. Un articolo che esprime dei concetti abbastanza duri su Marco Brambilla. Marco che da quanto si evince ci è rimasto molto male. Forse ho peccato di leggerezza ma  forse non facendolo avrei lasciato un mondo di pensieri negativi nascosti che forse è bene che vengano a galla proprio per risolverli.

Ecco la risposta di Marco:

Non conosco questo ciabattone, io se ho qualcosa con una persona sono abituato
a parlare direttamente con l'interessato. Mi piacerebbe che la prima volta che sto tizio mi incontra mi fermi e queste cose me le dica in faccia.
Io non conosco lui, ma Roberto Radice conosce me, ancora più di me, visto che
tutte le belle cose che scrive non le so nemmeno io.
Uno degli organizzatori, Giorgio Girardi mi ha telefonato una sola volta venerdì 20, la sera, mentre in auto stavo tornando a casa, dopo qualche incomprensione gli ho chiesto di richiamarmi, non l'ho più sentito.
Ieri il mio Presidente mi ha chiesto perchè non partecipavo alla Corsa delle Stelle, gli ho spiegato la situazione.
Giorgio Girardi e il mio Presidente si sono sentiti per sistemare la situazione e definire la mia partecipazione alla kermesse.
Ho appena telefonato a Giorgio ed Enrico che mi hanno spiegato com'è andata.
Giorgio ha poi spiegato il tutto anche all'altro organizzatore, Fabio Caldiroli (che dai primi di maggio aveva già inviato altri miei amici, che continuavano a chiedermi, ma tu non corri?)
Ragazzi sono rientrato alle 18.30 da una consegna, è da stamattina alla 8.30 che sono in giro..
Scusatemi, ma non ho più tempo da perdere.
Ora devo ancora chiudere il negozio e correre a casa da mia MOGLIE.
Mi vien da piangere..
Marco Brambilla

1 commento:

  1. Tranquillo Marco... facciamo lo stesso il tifo per te senza bisogno che tu pianga perchè hai già fatto molto rispondendo alle critiche e spiegando la situazione. Io penso, personalmente, che ognuno fa quel che vuole, se si vuole gestire tatticamente le proprie energie e attendere le mosse degli avversari per dare l'ok ad una gara extra a cui si tiene particolarmente non ci vedo nulla di male, anzi lo farei anche io e lo ritengo espressione di grande acume tattico che non guasta mai in gare a tappe. Non sono d'accordo con Roberto quando scrive dei "soldini in più" (non credo tu l'abbia fatto per i soldini in più avendo un negozio...) o descrive quelli che "arrivano nei primi 10 ad una corsa" come un gruppo di atleti-fotocopia che si atteggiano a campioni di turno con fisime, lamentele e altezzosità varie: ne conosco tanti, tantissimi che arrivano da metà gara in giù (che forse è ancora più ridicolo), così come ragazzi simpaticissimi che arrivano davanti nelle "Ciabattate" di turno e sono sorridenti e cordiali (un esempio: Matteo Raimondi o Lhoussaine Oukhrid, quest'ultimo ben più che un ciabattone...), dunque non si faccia di tutta l'erba un fascio please. Per quanto riguarda il tuo caso, io penso che l'errore sia stato degli organizzatori e non tuo: se hai chiesto di correre in ritardo ti dovevano dire no, punto e basta. Tanti casini, incomprensioni, arrabbiature e poi ti dicono che si, puoi correre anche tu: se non andava bene tu non dovevi correre e basta. Ma siccome hai corso, non ritengo giuste incazzature a posteriori. Però che brutto da parte tua dire "Non lo conosco sto tizio" quando non puoi non conoscerlo dato che tante volte ha condiviso il podio con te lo scorso anno al Giro.
    Buone gare marco, spero di battagliare con te ancora, con le gambe e non a parole. Ciao stai bene! PS. Mario per favore, essendo il post vecchio magari Marco non vede il mio commento, glielo puoi dire tu? Grazie.

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