Giudichiamo le gare: prendetevi 5 minuti e... leggete

podio


Ho trovato questo articolo girovagando per il web. A parte qualche cosa sono fondamentalmente d'accordo con quanto scritto. Lo spunto mi viene dagli articoli dei nostri blogger dove: una volta si critica il percorso, un'altra la non segnalazione del chilometraggio, un'altra il ristoro ecc. Chissà se questo articolo non sia la base di partenza per la creazione di una tabella "standard" che permetta di dare un voto ad una gara.


Fatemi sapere con qualche commento.


Le corse in Italia stanno aumentando da nord a sud con un tasso di crescita che dovrebbe solo rallegrare i runner, se non fosse per la qualità di molte manifestazioni, a volte veramente scadente. Tralasciando il discorso di mezze maratone e di maratone (dove la lunghezza del percorso acuisce le difficoltà organizzative, ma contemporaneamente rende più sensibili gli organizzatori a darsi da fare per realizzare una manifestazione coi fiocchi), rivolgeremo la nostra attenzione alle corse fino ai 15 km, quelle che tradizionalmente possono (ma non dovrebbero) essere organizzate con pochi sforzi. Prendendo spunto da gare ben organizzate, vediamo di fissare i punti più importanti per organizzare BENE una corsa.
La distanza - Le maratone e le mezze hanno così tanto successo in rapporto alla difficoltà di correrle che non è difficile capire che un percorso esatto (e confrontabile a prescindere dalla singola gara) è un'attrazione notevole per tutti quei runner che non corrono per vincere: se non corro per entrare nei premi che senso ha correre una corsa di 13,2 km? Come posso confrontarla con una di 9,8 km? Se poi il percorso, oltre a non essere di misura standard, cambia di anno in anno non ho nemmeno il raffronto con le edizioni precedenti. 8 punti per una distanza standard (per esempio 10 km), 4 per un percorso non standard, ma immutabile fra le varie edizioni (il concetto di percorso classico).
La segnalazione chilometrica - Un'esatta misurazione chilometrica, km per km (che senso ha segnalare ogni 2 o ogni 3 km?) è fondamentale per chi corre contro il tempo, nonché per tutti coloro che, non avendo un buon senso del ritmo, vogliono tarare la velocità iniziale. Misurare un percorso è più difficile di quanto si pensi e spesso la rotella è l'unico mezzo. Chi usa la bicicletta tarata (l'auto lasciamola in garage) dovrebbe per lo meno verificare con una prova sul campo (per esempio percorrendo il percorso a ritmo di fondo lento uniforme) che non ci siano stati errori. 8 punti per una misurazione esatta km per km, 3 per una misurazione solo approssimativa.
La tipologia del percorso - Leggo su un volantino: "totalmente asfaltato". Togliete 1 punto per ogni chilometro della gara che non sia asfaltato. Se è una gara su strada perché trasformarla in una campestre? (Non adatta alla tipologia delle nostre gare, dovremmo togliere un sacco di punti...mia nota personale)
La segnalazione del percorso - Deve essere chiaramente indicato e in ogni punto non si devono avere perplessità; anche in questo caso una piantina prima del via (indispensabile per le corse in collina o in montagna con indicazione dell'altimetria) e segnalazioni chiare sono obbligatorie. Perché non far provare il percorso da un apripista che non conosce il tracciato e risolvere eventuali problemi che può evidenziare durante la prova? È spesso troppo ottimistico sperare che tutto sia chiaro. Reclutare addetti affidabili per gli incroci; affidabili vuol dire che non vanno a prendere il caffè mentre sta arrivando la gara (mi è già successo). Evitare che gli atleti possano tagliare (che senso ha parlare di 10 km se poi posso tagliare 130 metri?), predisponendo opportuni nastri di sbarramento. 8 punti per la presenza della piantina (2 punti), della segnaletica ottimale (3 punti), di addetti affidabili (2 punti), dei blocchi ai tagli (1 punto).
Il cronometraggio - Tutti i runner si prendono di solito il tempo, ma su distanze corte è bello avere un riscontro ufficiale che possa riparare eventuali azzeramenti del proprio cronometro. Inoltre avere un cronometraggio ufficiale vuol dire avere la stampa della classifica in tempo più o meno reale, un dettaglio forse trascurabile, ma segno di precisione e organizzazione. 5 punti per il cronometraggio (4 punti) e la classifica a fine prova (1 punto).
Ristoro - Almeno uno durante la gara è obbligatorio, come lo spugnaggio quando la temperatura è primaverile o estiva. All'arrivo è pure obbligatorio. Togliete 3 punti se il ristoro non è sportivo: è assurdo avere risotto, pastasciutta, vino o qualunque menu non sportivo; stiamo organizzando una gara, non una sagra paesana. Se si vuole andare sul calorico, le tartine con marmellata o Nutella, la frutta ecc. vanno benissimo. 5 punti se il ristoro è sportivo, efficiente e duraturo (non solo per i primi, tanto per intenderci).
La non competitiva
- Spesso associata a una gara esiste anche la non competitiva; la cosa più dura da digerire per chi sta soffrendo negli ultimi chilometri è trovarsi sulla strada gruppi di gente che cammina e che (giustamente dal loro punto di vista) non ha nessuna intenzione di farsi da parte e procedere in fila indiana per far passare gli agonisti. Sono due mondi che possono coesistere, basta che gli organizzatori non mischino le due prove, per esempio, facendo partire le due gare in orari diversi. 5 punti alle manifestazioni che tengono separati i due gruppi.
Servizio medico-sanitario e scopa - Troppe volte alle gare FIDAL il medico non è arrivato o è arrivato in ritardo e i giudici, pur di non scontentare gli organizzatori, hanno fatto partire comunque la prova. In troppe manifestazioni la scopa non esiste, dando per scontato che su 8-10 km tutti arrivano. 4 punti per la presenza tempestiva (mezz'ora prima della prova: gli infortuni accadono anche in riscaldamento) del medico e per la scopa (1 punto).
Le iscrizioni - Una gara seria dovrebbe chiudere le iscrizioni almeno il giorno prima della prova (in tal modo si potrebbero inserire i dati per una classifica a fine prova in tempo reale) o al massimo accettarle fino a un'ora prima della partenza. Inoltre la manifestazione dovrebbe essere pubblicizzata con numero di telefono, fax e, eventualmente, sito Internet ed e-mail. 3 punti per le gare che evitano le iscrizioni all'ultimo minuto.
Il traffico - È una nota dolente: non si può pretendere di chiudere al traffico centri storici o strade provinciali, ma è fondamentale che gli organizzatori si rendano conto in anticipo se il traffico (considerate anche la chiusura dei passaggi a livello: che senso ha attraversare un passaggio a livello chiuso in una competitiva?) può creare problemi. 3 punti se il traffico non costituisce un ostacolo al normale svolgimento della gara (per tutti, ultimi compresi).
Oscurità - Per le notturne la gara deve essere corsa in condizioni di luminosità accettabile: per l'incolumità degli atleti, per vedere le segnalazioni, per controllare gli avversari. Togliete 5 punti se esistono tratti di visibilità scadente.
I premi - Ovviamente i premi dipendono dal budget, ma per chi ama la corsa non devono essere importanti: è giusto pertanto assolvere organizzatori che hanno realizzato un'ottima manifestazione, ma sono stati un po' stretti con i premi. L'unica avvertenza è che siano sensati, relativamente alla fatica che si fa per conquistarli. Occorre tener conto della numerosità delle varie categorie (sia maschili sia femminili). Togliete 5 punti se i premi non sono sensati relativamente alla manifestazione.



Il massimo è 50 punti: una buona manifestazione dovrebbe avere almeno 35 punti
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(Pensate ad un volantino dove si spiega che la gara è stata giudicata con 43 punti. Uno è invogliato ad andarci. Un po' come le stelle degli alberghi, una gara da 2 stelle, una da 3 ecc., gli organizzatori farebbero di tutto per migliorare)






7 commenti:

  1. Mmm... si tutto molto bello, ma alla fine chi dovrebbe giudicare la gara e "dare i punti"?Potrebbe funzionare se il giudizio fosse dato dagli stessi podisti che vi partecipano, ma la vedo davvero troppo macchinosa come operazione.... Baaaa...Secondo me la cosa migliore per scegliere una gara è ancora il caro vecchio passa parola!Ciaooooo

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  2. Non sono d\'accordo su tutti i punti, ma anche per me, che ho sempre considerato le corse su strada poco più di un allenamento, occorre una scrematura fra le tante (troppe?) gare che sono in calendario. Ben venga un criterio di valutazione oggettivo per evitare spiacevoli sorprese una volta giunti sul posto.

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  3. Dovreste essere proprio voi che correte e scrivete a dare un giudizio sulle gare che andate a correre. Invece di limitarvi a dire che qualcuno ha sbagliato strada oppure che i km erano sbagliati ecc., potreste, prendendo spunto dall\'articolo sopra preparare una tabella excel con i punti più importanti da giudicare e dare ad ognuno dei voti. Il totale darà il giudizio finale sulla gara. La tabella la potreste inserire a fine articolo ogni volta che descrivete una gara. I vostri giudizi a volte fanno miracoli... Gli organizzatori sono sensibili a quello che scrivete.ciao

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  4. ???Bè, ma anche se "non do i numeri" mi pare di darlo sempre un giudizio sulle gare che faccio...^_^Ciao

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  5. Noi atleti diamo sempre un giudizio personale, quello che è piaciuto a me, può darsi che non convinca Beppe o viceversa.Riguardo ai vari punti, cercando di sintetizzare: Distanza: non sempre è possibile mantenere lo stesso percorso anno per anno, l\'importante è che la distanza equivalga a quanto dichiarato e che ogni km sia segnalato (col gps o + semplicemente facendola provare ad un atleta esperto).Ognuno poi si può calcolare la propria media da sé, non mi sembra una cosa trascendentale.Percorso: penalizzerei semplicemente i fondi pericolosi perchè scivolosi o pieni di sassi, buche ... o salite/discese troppo ripide.Segnalazione e addetti al percorso: sono d\'accordo con quanto scritto.Ristoro: se c\'è anche il risotto, che c\'è di male ? L\'importante è che un minimo di ristoro ci sia anche per gli ultimi (qui però ci sono "atleti" che si intascano 5 o 6 brioches ciascuno, non sempre è colpa degli organizzatori)Medico: se arriva in ritardo non sempre è colpa degli organizzatori.Cronometraggio: col chip si risolverebbero tutti i problemi, ma i costi ?Iscrizioni: sono d\'accordo.Traffico: sono d\'accordo.Oscurità: sono d\'accordo.Sensatezza dei premi: non capisco cosa voglia dire: se significa non dare una tuta XXL come premio femminile sono d\'accordo.Si potrebbe far girare l\'articolo fra le varie società per fare una specie di sondaggio.

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  6. Quello che è il mio intento è di ricordarmi come ho giudicato una gara (ammesso che io per ipotesi stia correndo). L\'anno prossimo probabilmente non mi ricorderò che c\'era questo o quel problema. I giudizi non sempre rendono l\'idea, quando mia figlia alle elementari invece dei voti prendeva i giudizi non riuscivo ma i a quantificare la sua bravura. Una pagella con i voti, ognuno per "materia" potrebbe, la prossima volta che vado a rifare una gara, darmi una comparazione e magari convincermi a non farla più. E\' chiaro che le pagelle non potranno essere uguali pechè quello che piace a me non piace ad un altro, ma se qualcuno si perde in gara è un fatti negativo ovvio. Gli elementi, e cioè le materie, per giudicare una gara non devono essere per forza quelli dell\'articolo ma potremmo compilare una lista noi. Ad esempio la pericolosità del percorso, si toglierebbero dei punti ecc. Ma forse si potrebbe discuterne meglio un dopogara davanti ad una bella birretta... Se no non finiamo più ciao e buone corse. Venerdi sono a Bienate

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  7. Personalmente ho provato a buttare giù una tabella di una possibile pagella delle corse, prendendo ispirazione dall\'articolo.Ad ogni modo, venerdì sono a Castiglione per le ultime prove del Palio, mentre domani sono a Casorate per i 1000. Non mancherà il momento, per una birra si può sempre trovare. Forse sarò ad Arsago il 23. Ciao.

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