La quarta gara sociale Marathon Max è la Tre Valli Voltorresi una classica della provincia di Varese inserita nel circuito del Piede d’Oro. Gara che si corre la domenica pomeriggio e che quest’anno propone un clima estivo, completamente l’opposto di quello nevoso dello scorso anno. Clima che, al contrario di quello che si può pensare toglierà tante energie a parecchi atleti, me compreso. Come al solito mi presento al via senza aver corso un metro. L’obiettivo è quello di non arrivare ultimo di società e magari di limare qualcosa al tempo dello scorso anno, 56 minuti e 8 secondi per correre 10,3 km. Siamo in tanti e mentre aspetto il via ho già la gola secca, un bel bicchiere di acqua fresca non guasterebbe. Pazienza dovrò aspettare il ristoro. Purtroppo tra me e il ristoro ci sono minimo minimo 4 salite toste. Si va. Seguo il lungo serpentone colorato davanti a me. Mi superano in tanti, quanta voglia di correre vedo intorno a me. Cominciano i primi due brevi strappetti e già quasi ci fermiamo, cerco di passare di lato ma devo desistere, mi adeguo al passo degli altri, la gara è lunga e ci sarà modo di recuperare più avanti. Almeno spero. Al secondo km trovo l’Omar che trotterella piano piano e lo prendo un po’ in giro. Pensa te, va più piano di me! Mi allontano e affronto la prima salita, camminando così come da li a poco la seconda, siamo in troppi e il passaggio è troppo stretto, impossibile pensare di correre. In cima alle salite cerco di godermi il panorama ma, tra la fatica e il caldo proprio non me lo gusto. Improvvisamente tra il 4° e il 5° km mi entra un forte bruciore ad un tendine dietro il ginocchio destro. Che dolore! Sono costretto a rallentare per vedere se passa almeno un po’. Più passano i metri e più penso di fermarmi. Per fortuna dopo un tratto in discesa ne arriva uno in salita e il fastidio mi passa di quel tanto da consentirmi di proseguire. Si ripassa dalla partenza e dopo pochi metri si torna a salire e poi dopo un tratto di sentiero con tanto di ruscello e ponte sospeso dove ho sentito un secondo di aria fresca si ritorna verso il lago. Mancano tre km e comincio a non volerne più sapere di correre. Caldo, stanchezza e dolore dietro il ginocchio la fanno da padrone. Corro perché ormai mi è solo rimasto quello da fare. Correre per portarmi al traguardo, non trascinarmi ma quasi. Cerco un ritmo che mi consenta di arrivarci. Anche chi è intorno a me non sta meglio, lo sento nei respiri e lo vedo dai visi arrossati. Dopo l’ultimo tratto, quello vicino al lago, che non sembra finire mai ecco finalmente gli ultimi metri dove trovo ancora la forza di sorridere al fotografo e di concludere la mia fatica in 51’57’’, quattro minuti meno dello scorso anno. Meglio di quanto pensassi.
La classifica per le prime posizioni la rubo al Beppe (6° classificato, leggi <<QUI>> il suo articolo)
CLASSIFICA MASCHILE: 1° Maurizio Tavella (36’27”), 2° Gianluca Bello (36’28”), 3° Salah Argoub (37’00”), 4° Fabio Di Giacomo (37’34”), 5° Nader Rahhal (37’59”), 6° Giuseppe Bollini (38’01”), 7° Marco Saligari (38’15”), 8° Luca Ponti (38’32”), 9° Andrea Biotti (38’43”), 10° Alberto Larice (38’59”).
CLASSIFICA FEMMINILE: 1a Elena Begnis (42’18”), 2a Sabina Ambrosetti (43’28”), 3a Lorena Strozzi (45’06”), 4a Martina Gioco (46’47”), 5a Barbara Pavan (47’55”), 6a Laura Marsiglia (48’17”), 7a Eugenia Vasconi (48’35”), 8a Cinzia Lischetti (49’03”), 9a Katia Fornasa (49’40”), 10a Rita Zambon (51’48”).
Grazie ad Arturo Barbieri di Podisti.net per tutte le belle foto che trovate <<QUI>>.
Di seguito il bel filmato di Marco Frigo. Poi mi spiegherà come ha fatto a farlo. L’ho visto correre in gruppo con una GOPRO in mano e poi accogliere i primi sul ponticello a metà gara… mah!
Un filmato della partenza:
Mario
...e io che ero contento per aver limato un minutino dall'anno scorso: GRANDE MARIO!!
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