“Big” Matteo Raimondi ci spiega che…

A seguito dell’articolo precedente dove si fa riferimento ad una frase “contro” Matteo Raimondi il quale viene invitato a non partecipare a gare riservate ai “tapascioni” lo stesso mi posta un commento che riporto qui sotto:

Matteo Raimondi Eh eh, eccomi qua tra i miei amici preferiti di web. Voi spesso nei vostri commenti sempre affettuosi mi chiamate campione o mi considerate come un big. Ma purtroppo se mi esamino so di essere solo un corridore di provincia che sta attraversando un buon momento di forma e che si sta divertendo a gareggiare dove lo chiamano gli amici o dove capita nei momenti liberi dal lavoro. E devo dire che mi sto togliendo delle belle soddisfazioni non tanto per le vittorie (che son sì belle ma che vi assicuro non danno nessuna gioia in più che arrivare terzo, decimi o anche più dietro ma con tenacia) ma son contento perchè sto gareggiando con tutti quegli amici che fino ad ora mi hanno bastonato (nel senso affettuoso) nelle gare passate e che ora mi sto lasciando dietro in duelli esaltanti e leali come piacciono a me.
Io purtroppo decido dove gareggiare quasi sempre il giorno prima perchè facendo i turni non so mai quando sono libero e quindi alla fine scelgo sempre gare vicine. Le gare Fidal o di alto livello come spesso le si chiama invece chiudono le iscrizioni parecchi giorni prima quando non so neppure se devo o no lavorare. Lo stesso vale per il giro del Varesotto che vorrei fare ma che non so neppure se farò o per le gare in pista o per altre gare di montagna fuori regione. Lo so, sono un po’ strano ma decido sempre all'ultimo forse perchè relego la corsa (pur se sembrerebbe la mia passione preferita) in secondo piano rispetto ad altre cose. Scelgo anche le gare anche se mi piaccio o no e se per caso ci avevo già vinto perché non ritornarci? Mi ci affeziono anche se quando arrivo alla partenza mi guardano male.
Per quanto riguarda invece i veri top runners che vanno a gareggiare nelle garette certo, possono in un primo momento dare fastidio ma poi pensi che ognuno è libero di andare dove vuole e ti impegni per provare a stargli assieme il più possibile. Se son più forti di me amen, vorrà dire che arriverò nella posizione che mi spetta tanto mica corro per professione e ne per soldi. E poi dicendola tutta non siamo mica collezionisti di vittorie. Fra due mesi nessuno si ricorderà delle gare che ho vinto. Fra due anni se ora smettessi di correre nessuno si ricorderà neppure del mio nome. Non saremo certo giudicati in base ai nostri piazzamenti. E allora a cosa serve allenarsi e faticare? Spendere il nostro tempo per cose che svaniranno come cenere nel vento?
Beh forse sono uscito un po’ fuori strada ma comunque la mia risposta a queste domande esistenziali è che corro in quanto la corsa è mia maestra di vita e mi insegna tutto sia a livello umano che spirituale. La corsa ti da pace e ti permette di stare da solo e nello stesso tempo assieme agli altri. E poi vi ricordo che il buon Dio ci ha messo dentro anche quel leone agonistico che morde e ruggisce e che ci insegna a non mollare mai e a dare tutto ma sempre con lealtà, onore, amicizia ed umiltà.
Ma tornando sull'argomento dei top Runners che scelgono le gare dove sanno che faranno poca fatica. Spesso lo fanno perchè hanno in programma un medio e non vogliono farlo da soli. La gara di media difficoltà diventa così l'occasione per allenarsi in compagnia e soffrire un po’ di meno. Se andrebbero a fare una gara dove sanno che si viaggia al loro limite non si allenerebbero più bene ma spenderebbero energie inutili e a furia di far così ne avrebbero la nausea. E' anche forse per questo che vari atleti come Finesso, Ouyat, Oukhrid (ma adesso meno) e molti altri atleti di livello nazionale scelgono le serali di paese per allenarsi e nello stesso tempo per divertirsi assieme agli amici e perchè no vincere che anche se non ha un vero senso esistenziale è comunque il motivo che spinge la maggior parte degli agonisti ad allenarsi. E vincere con un po’ meno di fatica non è certo degradante ma anzi lo reputo un atto di saggezza. In fondo lo sapete bene che correre a tutta si soffre… siamo mica 365 giorni all’anno masochisti !!
Mamma mia se mi sono dilungato…
Se questa sera riesco e se ci siete magari a Casorate per il 5000 magari ci vediamo la e grazie ancora per l’affetto che sempre mi dimostrate.

Matteo

Nessun commento:

Posta un commento