Grazie e Buone Feste a tutti!

imagesCA2Q5RY3In attesa della ripresa delle gare godiamoci questo breve momento di pausa e approfittiamone per rilassarci e ricaricare le batterie. Lo so che la maggior parte di voi non mollerà un metro alla strada ma almeno provateci. Un piccolo periodo di sosta non potrà che farvi bene. Io voglio comunque ringraziarvi per avermi fatto sentire la vostra presenza con tante visite al mio blog, alle foto e ai miei video che spero siano stati utili come ricordo delle vostre gare. E’ stato un anno intenso dove si è formato un bel gruppo che spero possa crescere di unità nel futuro. Il club della salamella ne è un esempio tangibile. Teniamo duro e stiamo tutti uniti che l’unione fa la forza e chi magari si trova in un periodo di scarsa “forma” sia fisica che mentale può trarre supporto morale dagli altri, come successo ultimamente. Concludo augurandovi di passare delle feste spensierate che vi diano i giusti stimoli per l’anno nuovo che si sta avvicinando. Grazie ancora.

Mario

11.12.10 Winter Challenge, Casorate Sempione (il video)

Ed ecco anche l’ultima fatica dell’anno, il video di Casorate fresco fresco (viste le temperature…). Buona visione.

11.12.10 Winter Challenge, Casorate Sempione

Concludo qui una lunga stagione di filmati e di foto, almeno per quanto riguarda le gare. Potrei andare avanti in qualche evento comprensivo di gambe sotto il tavolo… Voglio ricordarla come una stagione dove ho conosciuto tanti nuovi amici e da qui vorrei ripartire l’anno prossimo sperando di conoscerne ancora altri. Vorrei essere come Matteo per esprimere quello che provo in questi momenti ma vi dovete accontentare di un semplice grazie.

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Oggi comunque si correva e si concludeva il Winter Challenge 2010 con la prova conclusiva di Casorate Sempione sempre ottimamente organizzata dagli amici dell’Atletica Casorate. La giornata è luminosa e il campo gara è per lunghi tratti piacevole da correre, un misto tra campi e bosco. I giri da percorrere quest’anno saranno tre. In un’atmosfera di saldi di fine stagione, ma comunque piacevole alle 14,30 hanno inizio le ostilità con la gara sempre molto combattuta dei bimbi. Alle 14,45 in perfetto orario il via, ops partenza falsa!!! Il giudice è costretto a fermare tutto il gruppone che stava partendo senza attendere lo sparo del via. Solo un podista partirà in ritardo, il Giulio Dorigo che pensava si partisse come le altre volte alle 15,00. Alla fine però arriverà anche lui. La gara è molto combattuta e Ivan Breda prova a prendere le redini della gara, ma non è al meglio questa volta e non riesce a distaccare gli avversari. Alle sue costole rimangono infatti sempre ben compatti Antonio Vasi e Salvioni Matteo che non mollano un metro. Tra le ragazze Ilaria Bianchi come al solito innesta il turbo e bip! bip! saluta le sue colleghe di categoria e va ad aspettarle con largo margine al traguardo. La sorpresa viene dunque in campo maschile dove all’ingresso sulla pista Ivan Breda prova l’allungo vincente ma questa volta è Matteo Salvioni a non mollare e a superarlo proprio all’ultima curva. Terzo Vasi Antonio vera sorpresa podistica dell’anno. Come detto in campo femminile Bianchi Ilaria su tutte, poi a seguire Cervini Paola e Strozzi Lorena. Dopo il ristoro le attese premiazioni finali con tanta allegria e anche con tanta suspance in quanto si assegnava un premio degno di nota, un weekend a Parigi! Per la cronaca è stato vinto da Attilio, il ghepardo luinese.

Ordine d’arrivo maschile: 1° Salvioni Matteo (Ginnastica Comense) 17’52’’, 2° Breda Ivan (Pro Sesto) 17’55’’, 3° Vasi Antonio (Atl. Palzola) 18’02’’, 4° Grammatico Mattia (Cus dei Laghi-Atl. Varese) 18’21’’, 5° Scarpa Luca (Marathon Max) 18’44’’, 6° Carnovali Walter (Team 3Esse) 18’44’’, 7° Lucchina Massimo (Atl. 3V) 18’49’’, 8° Zampini Enea (Atl. Casorate) 18’49’’, 9° Bianchi Amos (Cus dei Laghi-Atl Varese) 18’50’’, 10° Toniolo Antonello ( Atl. Casorate) 18’51’’.

Ordine d’arrivo femminile: 1^ Bianchi Ilaria (Atl. Valle Camonica) 20’36’’, 2^ Cervini Paola (Runners Valbossa) 22’17’’, 3^ Strozzi Lorena (Atl. Casorate) 22’31’’, 4^ Masciocchi Elisa (Atl. 3V) 22’34’’, 5^ Redaelli Claudia (Avis Oggiono) 22’34’’.

La classifica di tappa la trovate <<QUI>>, mentre quella generale <<QUI>>.

Il mio album fotografico:

Tante foto le potrete trovare anche sul blog di Antonio Capasso, AndòCorri, e sul sito di Podisti.net a cura di Arturo Barbieri. Il filmato “ufficiale” lo troverete a metà settimana su Telestudio8 a cura di Fabrizio Gulmini, mentre a breve ci sarà anche il filmato di Franco Rancati su youtube. Il mio filmato? Appena possibile… Naturalmente tutte le notizie possibili sul sito dell’Atletica Casorate società organizzatrice.

ciao a tutti e BUONE FESTE!!!

Mario

08.12.10 4° BabboNatale Running, Tradate

IMG_0842 In un’atmosfera tipicamente natalizia, anche se in una giornata piovigginosa, si sono ritrovati a Tradate circa 600 “Babbi Natale” per la 4^ edizione della Babbonatale Running, gara organizzata con il patrocinio del Comune di Tradate, il gruppo sportivo Marathon Max e la sezione locale dell’ AVIS. Il ritrovo, fissato in corso Bernacchi ha visto due partenze di bimbi fino a 10 anni prima, e poi fino ai 14 anni. Buona l’affluenza di bambini fino ai 10 anni che tra l’altro sono partiti a razzo neanche dovessero fare 100 metri. Poco dopo le dieci in una strada ormai completamente rossa per gli sgargianti costumi indossati dagli atleti il via alla gara “ufficiale” che oggi non può però essere considerata tale vista la singolarità della gara stessa. Il percorso è stato IMG_2576 ridotto a 6 km per problemi di viabilità, in modo da ingombrare il meno possibile le strade cittadine. Ai podisti migliori però importa poco se una gara è competitiva o no e quindi subito a tutta per le vie della città trascinando dietro di sé un fiume rosso tale da rallegrare il numeroso pubblico presente. Per la cronaca la vittoria è andata a Tommaso Vaccina che però la cederà al secondo arrivato e cioè Ivan Breda in quanto ha gareggiato senza costume e quindi perdendo il diritto al premio. 3° al traguardo Vasi Antonio, 4° Caldiroli Fabio, 5° Toniolo Antonello e 6° Larice Alberto. In campo femminile dominio assoluto dell’atleta locale Speroni Sara. 2^ Soliman Martina e 3^ Cangiamila Sabina. La giornata si è conclusa con delle premiazioni a sorteggio che hanno tenuto tutti (ed erano in tanti) col fiato sospeso in quanto i premi erano davvero belli. C’era un tifo da stadio nel richiedere il numero desiderato. Un ringraziamento a tutti quelli che si sono prodigati alla buona riuscita della manifestazione.

L’album fotografico:

04.12.10 8° Winter Challenge, Cardana di Besozzo

IMG_0611 Oggi si è corso a Cardana di Besozzo il rinomato Cross dei due Pini gara ottimamente organizzata dalla società 7 Laghi Runners. Finalmente una giornata di sole ha accolto i podisti anche se il campo di gara si presenta per la maggior parte innevato. Nonostante il clima dei giorni scorsi il terreno ha tenuto ed è abbastanza compatto. Lo spettacolo della natura che ci circonda è da cartolina con le Alpi e il Lago come sfondo. Il percorso è quello classico suddiviso su due giri molto tecnici (io direi spaccagambe…). Alle 15 il via, o meglio alle 14’57 per essere precisi, giusto quei 3 minuti che mi hanno impedito di riprendere la partenza. Se un giudice FIDAL dice che si parte fra tre minuti si deve partire tra tre minuti, non prima!!! Comunque oggi per me non è giornata visto che poi mi sono perso anche l’arrivo del primo. Mentre stavo riprendendo alcuni passaggi ascoltavo la voce dello speaker Ugo Fantoni ed aspettavo il rituale commento sul primo che sta arrivando così da posizionarmi con la videocamera, purtroppo se lo si è perso anche lui e così anche qui niente!!! Tanto non vi siete persi niente di speciale, solo un po’ di podisti che corrono in braghette e canottiera! Scherzo! Oggi era bello vedere il serpentone percorrere il percorso con tanti incroci variopinti, tanti in giù, tanti in su, insomma un casino! E poi seguire il Dorigo nella sua fatica solitaria, che grinta, non molla un metro! Per la cronaca ad imporsi con largo margine, facendo gara a se è stato  il portacolori della Pro Sesto Breda Ivan con il tempo di 15’48’’. Al 2° va a piazzarsi Vasi Antonio in 16’02’’ e 3° Argoub Salah in 16’17’’ che si è dovuto difendere dal prepotente ritorno di Grammatico Mattia che termina la sua fatica con il medesimo tempo. In campo femminile continua il dominio incontrastato della portacolori dell’Atletica Valle Camonica Bianchi Ilaria che porta a termine la gara in 18’22’’ rifilando un notevole distacco alla seconda, Redaelli Claudia con il tempo di 19’28’’. 3^ Cervini Paola in un buon periodo di forma con il tempo di 19’34’’. Alla fine ben 174 sono stati gli atleti che hanno portato a termine questo cross confermando la tendenza degli altri due che lo hanno preceduto. Ricordo che sabato prossimo ci sarà il gran finale a Casorate Sempione presso il centro sportivo.

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Classifica Maschile: 1° Breda Ivan (Pro Sesto) 15’48’’, 2° Vasi Antonio (Atl. Palzola) 16’02’’, 3° Argoub Salah (U. Pol. Gavirate) 16’17’’, 4° Grammatico Mattia (Cus dei Laghi-Atl. Varese) 16’17’’, 5° Porrini Umberto (Atl. Casorate) 16’29’’, 6° Lucchina Massimo (Atl. 3V) 16’30’’, 7° Boscani Luca (Atl. Cento Torri) 16’32’’, 8° Scarpa Luca (Marathon Max) 16’34’’, 9° Carnovali Walter (Team 3 Esse) 16’35’’, 10° Tiozzo Marco (Atl. Palzola) 16’43’’.

Classifica Femminile: 1^ Bianchi Ilaria (Atl. Valle Camonica) 18’22’’, 2^ Redaelli Claudia (Avis Oggiono) 19’28’’, 3^ Cervini Paola (Runners Valbossa) 19’34’’, 4^ Masciocchi Elisa (Atl. 3V) 19’44’’, 5^ Bordiga Claudia (Peperoncino Team) 19’55’’.

La classifica completa è disponibile <<QUI>>. L’album fotografico è qui sotto:

Era presente anche l’inossidabile Antonio Capasso. Troverete le sue foto <<QUI>>, mentre tra qualche giorno sarà disponibile il filmato realizzato da Fabrizio Gulmini di Telestudio8.

Mario

Tra una settimana (8.12) arrivano i podisti in rosso!!!

L’8 dicembre tutti presenti per la gara più importante dell’’anno!! Il 4° Babbo Natale Running a Tradate. Mi raccomando, voglio un fiume rosso per le vie della città!

27.11.10 Winter Challenge, Crosio della Valle

passaggio

La mattinata si presentava soleggiata ma come ultimamente succede nel weekend il tempo a poco a poco peggiora senza però, per fortuna, far scendere niente dal cielo. Già il giorno prima ha nevicato e il campo gara è tutto bianco. Bianco che va a coprire le insidie di un terreno che nasconde buche o piccoli mucchi di terriccio provocati da animali. La temperatura cala ma i  podisti che si ritrovano per questo 5° Cross della Valbossa GP Salumificio Colombo, più di 200, sembrano non accorgersene temprati dalle gare precedenti. Come al solito, e per fortuna, si passano gli attimi prima della partenza scambiando chiacchere con chi dovrà gareggiare in un’atmosfera di festa. Solo poco prima del via gli sguardi si fanno concentrati, soprattutto per chi dovrà fare classifica. Mi piace essere presente ai cross perchè danno tanti spunti di ripresa, e oggi tra operatori e fotografi eravamo in tanti. E’ bello vedere l’andirivieni di podisti in un lungo serpentone quasi fossero tante bandierine colorate legate da un unico filo. Ma la gara è gara. Oggi, come due anni fa, è stata vinta facilmente da Finesso Paolo (Comense) in 16’48’’ conducendola dall’inizio alla fine. I suoi avversari non hanno potuto far altro che limitare i danni. Al 2° posto si piazza Breda Ivan (Pro Sesto) questa volta insidiato pericolosamente da vicino da Vasi Antonio (Palzola). Anche in campo femminile non c’è stata storia con la supremazia di Sampietro Cecilia (Comense) che va a chiudere la sua fatica in 19’52. Al secondo posto la leader del circuito Bianchi Ilaria (Atl. Valle Camonica) in 20’46’’.

Arrivo maschile: 1° Finesso Paolo (Ginnastica Comense) 16’48’’, 2° Breda Ivan (Pro Sesto) 17’56’’, 3° Vasi Antonio (Atl. Palzola) 17’59’’, 4° Salvioni Matteo (Ginnastica Comense) 18’01’’, 5° Grammatico Mattia (CUS dei Laghi-Atl. Varese) 18’02.

Arrivo femminile: 1^ Sampietro Cecilia (Ginnastica Comense) 19’52’’, 2^ Bianchi Ilaria (Atl. Valle Camonica) 20’46’’, 3^ Oberle Deborah (Ginnastica Comense) 21’03’’,4^ Strozzi Lorena (Atl. Casorate) 21’41’’, 5^ Montini Elena (Ginnastica Comense) 21’56’’.

La classifica generale è consultabile <<QUI>>.

L’album fotografico:

Tante altre foto le trovate sul blog di Antonio Capasso andòcorri, e anche <<QUI>> a cura di Davide Morello. A breve sarà anche disponibile il filmato su telestudio8.it.

Mario

27.11.10 Crosio della Valle, le foto

Ecco le foto della seconda tappa del Winter Challenge. Oggi sono stato aiutato in buona parte dalla mamma di Beppe Bollini. Chissà che fattura mi arriverà alla fine del trofeo!!!

Il mercato nascosto dei podisti

Riflessioni del nuovo presidente dell’Atletica Casorate, Adriano Carù

Articolo tratto dal sito dell’Atletica Casorate e da me ritenuto interessante in quanto prima di adesso non avevo mai affrontato un tema del genere. La nostra o la mia realtà amatoriale rimane molto lontana da certe tentazioni.

Dice Adriano:

volevo fare delle riflessioni, magari coinvolgendo anche Presidenti e responsabili delle altre società podistiche della provincia, su alcuni episodi che devo dire mi hanno un po' infastidito in questo ultimo periodo.

Premetto che queste sono riflessioni da "romanticone" della nostra attività sportiva, che magari mal si adattano a questi tempi concorrenziali e premetto, anche a scanso di inutili discussioni, che ognuno di noi è libero di fare ciò che meglio ritiene si adatti al suo modo di pensare e vivere le cose, che ritengo siano e debbano essere un hobby.

Ora, rispettando i concetti che credo siano alla base della nascita e crescita di qualsiasi gruppo che fa atletica a livello amatoriale e cioè il divertimento e l'aggregazione, come società nel nostro caso abbiamo assolutamente sempre accettato l'idea di soci che se ne vanno e naturalmente che vengono da altre società.

Le motivazioni di questi "trasferimenti" sono sempre state nella grandissima maggioranza dei casi nell'ottica tipicamente amatoriale e quindi derivate da:

- simpatie, antipatie
- amicizie e/o situazioni comuni di allenamento
- trasferimenti in città/regioni diverse
- dimensione società (o troppo piccola, o troppo grande)
- servizi offerti o meno
- etc..etc..

insomma le classiche cose che si guardano quando ci si inserisce in gruppi che fanno un qualcosa per passare il tempo nel migliore dei modi. Tutto questo tenendo sempre ben presente l'aspetto competitivo, in quanto fa parte del gioco; personalmente non mi divertirei se non ci fossero i miei compagni di squadra con cui confrontarmi (oggi mi hai battuto, ma aspetta domani.. e vediamo). Aspetto competitivo che per forza di cose comporta avere degli atleti che spiccano sugli altri perchè o mamma natura li ha dotati o perchè si allenano tantissimo.

Ora, andando al sodo, mi (ma direi ci) ha dato fastidio venire a sapere che alcuni atleti di una forte società abbiano contattato praticamente tutti i nostri migliori portacolori (anche quelli storici) offrendo loro anche soldi (se le voci sono esatte) per andare a correre con loro. Ritengo la cosa poco corretta e non so quanto guidata dall'alto, poco corretta perchè va contro quegli aspetti a cui ho accennato prima ed inoltre va a svilire il lavoro che chiunque collabori alla gestione delle nostre società fa quotidianamente.

Ci facciamo un mazzo tanto per trovare soluzioni aggregative, pensiamo sempre a come far divertire i nostri soci in modo tale che siano un po' riconoscenti del lavoro fatto, cerchiamo di non fare distinzioni e riconoscere un po' di merito a tutti, e certamente a volte sbagliamo nel farlo e magari veniamo puniti ed il socio se ne va; ma questo fa parte dell'ambiente amatoriale senza che venga inquinato da logiche prettamente di compravendita. Logiche che poi a volte sono solo specchietto per le allodole in quanto le promesse non vengono mantenute e l'atleta si trova in una poco piacevole spirale del chiedere e richiedere ciò che gli spetta e bla.bla..bla..

Se a volte noi vinciamo come gruppo lo dobbiamo a tutti coloro, e sono tanti, che dandoci fiducia seguono i nostri dettami sul fare quella gara per tentare di vincere, ci sono i ragazzi e le ragazze che fanno cento punti e altri che ne fanno uno e magari vinciamo per un punto ed allora chi conta di più'?

Quindi concludendo direi che noi siamo decisamente contro queste logiche ed anche contro il vociferare sottobanco che disturba il nostro "gratuito" lavoro quotidiano.

Adriano Caru'

Allego risposta da parte di Massimiliano Montagna, Atletica Palzola. Responsabile sito web della società medesima. Cliccate <<QUI>> (è su Facebook)

Maratona di New York, l’avventura di Pesce Zeffiro

NEW YORK CITY MARATHON 7 NOVEMBRE 2010

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Giugno, 2010

Dopo la maratona di Treviso, la mezza di Genova, il giro del Varesotto e i buoni piazzamenti in altre gare, sentivo il bisogno di concludere il 2010 con il top delle maratone, la New York City Marathon, che è un po’ il sogno di ogni maratoneta. Mi unisco al gruppo di “podisti.net /ovunque running” per avere il pettorale assicurato, e in quattro mesi penso di avere il tempo necessario per preparare la mia gara.

Purtroppo a volte non si fanno i conti con gli imprevisti.

Ho avuto un forte dolore alla schiena con dolori estesi fino al ginocchio, che mi hanno costretto a fermare gli allenamenti . Dopo vari accertamenti diagnostici, risulta che ho un’ernia lombare. Provo diverse cure ma tutte senza effetto. Il tempo passava, non avevo nessun risultato benefico, “con le ferie e il riposo forse mi riprenderò ..” Niente da fare, a fine Agosto sono disperato, e penso anche di rinunciare. Mi viene in soccorso un’amica fisioterapista, ”Anna Volpi “ . Mi ha suggerito di andare dal medico per una eventuale cura di cortisone. La sua esperienza nel campo ha fatto sì che questa fosse la strada giusta, e dopo circa quattro settimane ho potuto riprendere gli allenamenti.

Il dubbio era : “In due mesi posso preparare una corsa di 42 Km?”Andare a New York per ritirarsi a metà gara sarebbe stata una delusione troppo grande. Dovevo farmene una ragione, due mesi erano davvero pochi, per un obiettivo così grande. Questa volta l’incoraggiamento mi è arrivato indirettamente da Aldo Rock, (la guida sportiva di Radio deejay) durante una sua trasmissione: “Ragazzi mancano due mesi a New York, potete ancora farcela, un buon allenamento con progressione di tempi e la maratona è vostra (inguaribile ottimista)”

Questa è stata l’ iniezione di coraggio chi ci voleva per riprendere gli allenamenti. Parto da 5 minuti di corsa al giorno, incrementando 5 -10 -20 min in più, di volta in volta. I giorni passavano e anche i km percorsi in crescendo. Il 30 ottobre ho fatto il test finale, 40 Km con tanta sofferenza, ma è stato un segnale che forse ce la potevo davvero fare.

Sono partito il 5 Novembre per New York con quasi 4000 italiani di cui 76 della provincia di Varese. Sono l’unico invece di Tradate. Il giorno della gara, Domenica 7 Novembre, è una giornata fredda , ventosa, ma fortunatamente soleggiata. Il percorso è ondulato, con salite e ponti da attraversare. Il più famoso è quello di Verrazzano, dove verrà dato lo start. Per raggiungere la partenza, vengono a prelevarci alle 5 di mattina dall’albergo, con destinazione Fort Wadsworth . Un vecchio forte militare con un immenso prato circostante, dove ben stipati 43000 iscritti attenderanno il colpo di cannone che darà il via alla maratona. Nonostante fossi ben coperto, il freddo è pungente. Siamo tutti vicini. Controllo che il pettorale sia ben fissato e le scarpe ben allacciate. Ci si da qualche consiglio, ci si incoraggia a vicenda. Poi finalmente ci chiamano, per numero e per colore del pettorale. Ci saranno tre ondate di partenze e la prima sarà alle 9,40. Il ponte ci aspetta. Ancora in attesa e questa volta in piedi, schiacciati uno contro l’altro.DSC_9816

Suona l’ Inno Nazionale Americano , poi il colpo di cannone! Una liberazione, finalmente si parte. Attraverseremo le cinque contee delle stato di NY per terminare in Central Park. Una folla enorme di appassionati e gente di ogni tipo e razza ci incita lungo il percorso gridando :” go ranner, loking good, good job.” Se poi hai il nome scritto sulla maglietta (come nel mio caso) è un continuo “Go Zeff, go Zeff, Italia, Italia”. Sentirsi gridare il proprio nome ti da una carica e una forza che non ti fa sentire la fatica e ti aiuta a superare i momenti di stanchezza. Solo lungo i ponti che sono davvero lunghissimi, c’è un po’ di silenzio, così riesci a concentrarti o guardare lo splendido panorama dei grattacieli di Manhattan. Miglio dopo miglio, si arriva a Central Park (l’oasi verde di NY), mancano due miglia alla fine. La fatica e la stanchezza si fanno sentire, è il momento di stringere i denti, di resistere, manca poco, ce la devo fare,!

Ecco Columbus Circle, 800 metri all’arrivo, che è anche in salita! Finalmente lo vedo, il tanto sperato traguardo … 3 ore e 15 minuti. Il sogno si è avverato.

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Prima la medaglia, un abbraccio, la foto e poi lentamente a ritirare la sacca con i vestiti. E’ stato questo per me il momento più commovente, questa processione di runners che si avviano verso l’uscita, in silenzio, ognuno con i propri pensieri, visi stanchi ma felici. Io piango dalla gioia. Un pianto liberatorio e senza vergogna. Il tutto rotto dalle voci dei ragazzi e ragazze dell’organizzazione “congratulation, good job”. Fuori dal parco ci sono i parenti ad attenderci, (mia moglie Patrizia che mi segue in ogni avventura) e ancora baci e abbracci; E’ tutto meraviglioso… una festa.

Dedico questa maratona; fatta di sudore, fatica, sacrifici e speranze a mio padre “Flavio” morto alla mia età, a 51 anni.

Sono sicuro che da lassù una spinta me l’abbia data anche lui!

Zeffiro Pesce

21.11.10 5° Golf Road Race l’album fotografico

Anche oggi sono stato aiutato con le foto. Alla partenza da Franco Mazzilli e poi dal papà del nostro beniamino Matteo Raimondi. Grazie a tutti e due.

20.11.10 8° Winter Challenge, Cadrezzate (1a tappa)

a fuoco solo il centro Tanto per cambiare piove. Nell’ultimo mese tutte le gare del varesotto sono state battezzate dall’acqua e la prima tappa dell’8° Winter Challenge non è stata da meno. Il problema è che qui si tratta di un cross e il percorso viene reso estremamente pesante dal tempo costringendo i podisti ad un supplemento di fatica. Gara vera dunque. Rispondono comunque in parecchi, 169 saranno i classificati alla fine, più una manciata di bambini che hanno disputato un minicross in precedenza. Io sono quasi più indaffarato a capire le funzioni della mia nuova videocamera che a relazionare con i podisti presenti. Sono preoccupato per le riprese che farò. In effetti mentre trafficavo mi sono quasi perso il via della gara, o meglio pensavo di avere più tempo ma lo sparo del giudice mi ha preceduto. Il gruppone si fionda in leggera discesa verso la parte più infangata del percorso, percorso che è stato leggermente modificato a causa di zone non percorribili ma che rimane comunque gradevole anche se pesante. La testa della gara viene subito presa da Breda Ivan (Pro Sesto) che non ha nessuna intenzione di regalare terreno a nessuno. Lo tallona da vicino, fin quando ne ha Argoub Salah (Pol. Gavirate). A breve distanza è Vasi Antonio, neoacquisto Atletica Palzola, che prova a rimanere incollato alla scia dei primi, precede di poco Grammatico Mattia (Cus dei Laghi-Atl. Varese) che sembra seguirlo con scioltezza. In campo femminile già dalle prime battute è dominio incontrastato della simpatica Bianchi Ilaria (Atl. Valle Camonica) che quando il terreno si fa difficile da il meglio di se. Le sue principali avversarie, Passera Cinzia (Valbossa) e Masciocchi Elisa (Atletica 3V) in breve tempo perdono parecchio terreno. Poco cambierà nel corso della gara. In campo maschile la vittoria va a Breda Ivan con Argoub al 2°. mentre al 3° Grammatico riesce negli ultimi metri a precedere Vasi. In quello femminile le posizioni rimangono immutate, si consolideranno solo i distacchi. Oggi comunque vanno tutti premiati per la fatica e in tanti si sono comunque divertiti. Io con il nuovo mezzo tecnologico mi sono sentito come un neopatentato intento a stringere il volante con forza e a cercare le marce con lo sguardo non riuscendo in pieno a godermi la gara. Spero che  l’uso costante mi faccia migliorare il feeling con la nuova videocamera. Devo ringraziare personalmente il papà di Giuseppe Bollini "Playbeppe", Pio che ha realizzato per me le foto che potete visionare nell’album qui sotto. Grazie ancora!

Arrivo Maschile: 1° Breda Ivan (Pro. Sesto) 17’38’’, 2° Argoub Salah (Pol. Gavirate) 17’50’’, 3° Grammatico Mattia (Cus dei Laghi-Atl. Varese) 17’53’’, 4° Vasi Antonio (Atl. Palzola) 17’54’’, 5° Bianchi Amos (Cus dei Laghi-Atl. Varese) 18’04’’, 6° Porrini Umberto (Atl. Casorate) 18’19’’, 7° Scarpa Luca (Marathon Max) 18’20’’, 8° Zampini Enea (Atl. Casorate) 18’19’’, 9° Marchesin Cristiano (Atl. Casorate) 18’23’’10° Lucchina Massimo (Atl. 3V) 18’24’’.

Arrivo femminile: 1^ Bianchi Ilaria (Atl. Valle Camonica) 19’58’’, 2^ Passera Cinzia (Valbossa) 21’23’’, 3^ Masciocchi Elisa (Atl. 3V) 21’34’’, 4^ Strozzi Lorena (Atl. Casorate) 21’39’’, 5^ Cervini Paola (Valbossa) 21’50’’.

podio maschile  podio femminile

La classifica completa è disponibile <<QUI>>.

La fotogallery:

A breve sarà disponibile il mio filmato (spero…) e quello di Fabrizio Gulmini di Telestudio8.

Arrivederci alla prossima tappa, sabato prossimo a Crosio della Valle.

Mario

Che mal di schiena!!! Sarà il PC?

Se il passaggio dell'uomo dalla posizione quadrupedica a quella eretta non è ancora completamente consolidato biologicamente, ancora meno lo è la posizione seduta. Quest'ultima, infatti, comporta un carico sui dischi vertebrali lombari di circa 1/3 superiore alla stazione eretta (Figura) (Posizioni, movimenti e carichi vertebrali).

Differenza di carico sulla colonna lombare

tra posizione seduta e stazione eretta

La colonna vertebrale presenta delle curvature fisiologiche a livello cervicale, dorsale e lombare aventi lo scopo di sostenere e ammortizzare il carico della testa, del torace, degli eventuali sovraccarichi esterni e di quelli provenienti dall'impatto dei piedi col suolo. Pertanto è opportuno che vengano mantenute costantemente in qualsiasi postura o movimento del corpo. Ulteriore funzione della colonna vertebrale è quelle di proteggere il midollo spinale che si estende dalla base del cervello fino alle vertebre lombari (canale midollare) e dal quale si diramano i fasci nervosi che raggiungono gli organi e le varie regioni del corpo. Ogni vertebra è collegata con l'altra grazie al disco intervertebrale, morbido all'interno e duro all'esterno. Il disco costituisce, con le vertebre a cui è collegato, una vera e propria articolazione, agendo anche come cuscinetto ammortizzatore. I muscoli ed i legamenti tengono unite le vertebre e permettono alla colonna di mantenere la posizione eretta. La colonna vertebrale, è anche sollecitata dall'attività normalmente svolta, particolarmente dalle posizioni assunte per un tempo prolungato che comportano una trazione sulle radici spinali e sui rivestimenti nervosi (in posizione di flessione) e una possibile compressione dell'arteria vertebrale (in posizione di estensione). Malgrado ogni vertebra sia strutturata in modo tale da sopportare pressioni anche dell'ordine di 1000 kg, una percentuale altissima di persone accusa periodicamente stati dolorosi localizzati nelle varie regioni posteriori del busto.

In assenza di situazioni patologiche stabilizzate (deformità congenite, anomalie strutturali, infiammazioni degenerative, intolleranze alimentari) il DOLORE CERVICALE, DORSALE O LOMBARE è causato anche da (Posture e movimenti del corpo che causano mal di schiena):

1- posture errate protratte per lungo tempo (utilizzo del P.C., guida auto, televisione, lettura, attività professionale, ecc.).

L'eccesso di peso corporeo può aggravare la situazione in quanto alla postura errata si aggiunge un carico ulteriore sulle vertebre e sulle articolazioni. Le posizioni fisse dovrebbero assumere un atteggiamento corretto (mantenimento delle curve fisiologiche della colonna vertebrale) ed essere interrotte di frequente, almeno ogni ora, rilassando il tratto cervicale e dorsale ed eseguendo, possibilmente, semplici esercizi di mobilità articolare e allungamento muscolare;

2- rigidità o scarso tono della muscolatura estensoria e flessoria del busto. La rigidità può essere dovuta, oltre che al mantenere per lungo tempo posizioni fisse del corpo, anche allo stress psichico. Lo scarso tono muscolare, invece, dipende essenzialmente dal sedentarismo e, quindi, dalla perdita progressiva di forza muscolare.

Una ginnastica mirata all'allungamento dei muscoli contratti (stretching) e al rafforzamento dei muscoli indeboliti può dare risultati sorprendenti.

Per la metodologia e per gli esercizi utili a decontrarre e mantenere estensibili i muscoli contratti e a rendere tonici e forti i muscoli indeboliti: Il dolore lombare, un nemico che si può combattere, integrando quanto esposto con esercizi di estensibilità, decompressione discale e rafforzamento del tratto dorsale e cervicale. 

Posizione seduta fisiologicamente corretta

Per mantenere il busto sempre eretto e posizionato in modo che le curve fisiologiche della colonna non vengano annullate o accentuate, è necessario:

1) monitor: posto in modo che la linea orizzontale degli occhi corrisponda all'inizio della pagina di lavoro.

2) schienale: dotato di supporto lombare e dorsale adeguato a mantenere le curve fisiologiche della colonna vertebrale;

3) piano della scrivania: posto all'altezza dei gomiti quando il braccio risulta perpendicolare al terreno;

4) altezza della sedia o poltroncina: tale che le ginocchia formino un angolo di circa 90° tra coscia e gamba. Una leggera inclinazione del piano di appoggio orizzontale in avanti favorisce la posizione eretta del busto;

5) piedi: poggiati al suolo su tutta la pianta. Se necessario utilizzare un poggiapiedi di altezza adeguata.

 

Posizione seduta fisiologicamente non corretta

Posizioni nelle quali i muscoli del busto e i dischi intervertebrali subiscono uno stress continuo:

- gambe: posizionate troppo indietro o troppo in avanti rispetto alla perpendicolare al terreno. Inoltre gambe incrociate, accavallate, ecc.;

- busto: inclinato in avanti o indietro dove le spalle si allontanano dalla perpendicolare rispetto al bacino.

Effetti:

Busto curvo e rilassato

- sui muscoli: un costante stiramento che ne limita la funzione fisiologica nel mantenere eretto il busto. Nel tempo perdono tonicità e forza

- sui dischi intervertebrali: carichi di punta sul bordo anteriore e ostacolo al metabolismo (nutrizione)

Muscoli del busto eccessivamente contratti

Contratture muscolari che ostacolano la normale circolazione sanguigna e saturano di cataboliti (sostanze di scarto dei processi metabolici) le fibre muscolari. La contrattura, oltre al dolore, agisce come forza compressiva, aggiuntiva al peso corporeo, sui dischi intervertebrali.

fonte: http://www.sportmedicina.com/index.htm

Winter Challenge & Golf Road Race

Sabato 20 riparte il Winter Callenge che quest’anno si propone con quattro tappe tutte al sabato pomeriggio. Vedremo come verrà presa la novità dai podisti in termini di iscrizioni. Domenica poi a Bogogno si correrà la Golf Road Race gara podistica quasi tutta all’interno di un campo da golf. Un’emozione unica per chi corre.

Rivediamo come andarono la prima tappa del Winter a Cadrezzate e la gara di Bogogno.

11.11.2010 Pizzata Piede d’Oro, Bregazzana

IMG_1073 Alla Locanda di Bacco, Bregazzana, alla periferia di Varese si sono ritrovati una quindicina di persone appassionate di corsa. Tutti reduci dalla faticosa stagione del Piede d’Oro, motivo della pizzata in compagnia che ha avuto luogo in un’atmosfera di sana allegria condotta magistralmente da Marco Frigo. Presenti tra gli altri ben quattro vincitori di categoria. La sorpresa Antonio Vasi, il campionissimo Biagio Cantisani, il blasonato Beppe Bollini in arte Playbeppe e la carinissima Elisa Rossini. Durante la serata è stato eletto anche il Podista 2010 e il vincitore è stato… lo scoprirete solo nell’ultima foto dell’album!

Le foto:

Una piccola clip:

Mario

07.11.10 19^ Maratonina Città di Busto Arsizio

IMG_0526 Parla straniero, almeno in campo maschile, la 19^ edizione della Maratonina Città di Busto Arsizio organizzata dall’Atletica San Marco. Ai primi  posti si piazzano tre forti atleti di origine Marocchina dominando interamente la gara. Ma partiamo con ordine. La giornata si presenta grigia con pioggia ad intermittenza, come l’anno scorso in pratica. Il percorso è stato leggermente modificato rispetto alla passata edizione ma risulta comunque scorrevole. Come al solito impeccabile l’organizzazione della manifestazione diretta dal presidente dell’Atletica San Marco Enrico Traietta. Presenti a dare una mano lungo il percorso a fianco degli atleti, salvaguardandoli dalle auto, i bikers del gruppo MTB Evaloon diretti dal loro presidente Giuseppe Colombo. Tanti gli iscritti a questa maratonina che porta al traguardo bel 1389 atleti. Chiude infatti la lista degli atleti Pitton Antonella della Podistica Mezzanese con il tempo di 2h48’32’’e alla quale vanno comunque i complimenti per averla portata a termine. Il ritrovo è come al solito al Palacastiglioni dove si svolgono tutte le attività pregara. E’ un misto di voci, di odori, di sensazioni quelle che si mescolano al suo interno. Qui si consuma l’attesa del poi. Forse del personal best. Si perchè c’è sempre un tempo da battere, in fondo si corre per piacere ma anche per migliorarsi.  Alle 9,30 in punto il via, pioviggina leggermente ma non da fastidio. Già dalle prime battute gli atleti più forti provano ad allungare il gruppo. Al 5° km sono in tre a comandare, sono Mokraji, Oukhrid e Nasef seguiti a breve distanza da un terzetto composto da Vuerich, Canaglia e Rognoni. Distaccato passa Colnaghi Pietro. Poi il vuoto, già dal 5 km i distacchi sono importanti è come se si corressero due gare. Prima donna a passare è Straneo Valeria tallonata dalla coppia Laaraichi Siham e Stefani Elisa. Passa poi la campionessa Ferrara Ornella che ha voluto onorare la maratonina della sua presenza. Mi dirigo verso il secondo punto di osservazione, il 13° km. Nulla è cambiato per le posizioni di vertice se non per l’importanza dei distacchi dai primi tre. Anche tra le donne i distacchi si sono dilatati. Straneo Valeria è ora saldamente al comando mentre le altre due corrono di pari passo. Mi dirigo infine al traguardo dove trovo Enrico Traietta, presidente Atletica San Marco che mi chiede se sono riuscito a riprendere la gara. Lo rassicuro, quest’anno tutto ok. Ho studiato bene questa volta! La linea d’arrivo pullula di fotografi e bisogna quasi sgomitare per prendere posto. Ecco finalmente arrivare il primo, è Mokraji Lahcen (Daini Carate Brianza) che chiude la sua fatica in 1h06’32. Negli ultimi metri è riuscito a staccare i suoi compagni di avventura, 2° si piazza un felice Oukhrid Lhoussaine (Atl. Palzola) in 1h06’37 e 3° arriva Nasef Ahmed (N. Atl. Fanfulla Lodigiana) in 1h06’49’’. Tra le donne come previsto vince Straneo Valeria (Runner Team 99) con il tempo di 1h16’29’’ nuovo record della manifestazione.

La classifica completa la trovate <<QUI>>.

Il mio album fotografico:

Tante foto le trovate su AndòCorri  di Antonio Capasso con anche tanti commenti e su Podisti.net. A breve troverete anche un video realizzato da Franco Rancati, cliccate <<qui>>.

I link ai due video da me realizzati, per chi li volesse vedere a grandezza naturale: 1a parte e  2a parte  

   I MIEI VIDEO:

Album foto Maratonina Busto Arsizio

Per adesso l’album fotografico:

07.11.10 Uboldo, cronometro e duathlon

Chi per domenica o sabato non ha ancora deciso cosa fare può pensare di partecipare ad una delle gare organizzate a Uboldo e nel contempo fare un gesto di solidarietà. Se sei un bikers puoi saggiare la tua forza sia in bici che a piedi.

Microsoft Word - Crono_2008 _1_

Online i filmati della PU.MA Race by Telestudio8

Per vedere i filmati realizzati da Fabrizio Gulmini alla PU.MA RACE cliccate sull’icona qui sotto:

TELESTUDIO8LOGO

Mezza di Busto, alla ricerca del 5° km

chilavistoilquinto Domenica 7 novembre a Busto Arsizio si correrà 19^ Maratonina. Io sarò presente, salvo imprevisti, per fare foto e filmato. Il mio schema è semplice, qualche foto e ripresa prima della partenza, la partenza, il 5° km, il 13° (che si trova molto vicino alla zona dell’arrivo) e il traguardo. Semplice ed efficace, non fosse che per le due passate edizioni a cui sono stato presente il 5° km non sono riuscito a trovarlo. Proprio non ci sono riuscito! Il primo anno avevo studiato la piantina del percorso in modo leggero e tra una deviazione e l’altra dovuta alla chiusura delle strade mi son trovato circa al 4° km che i podisti stavano già passando. Il secondo però mi sono organizzato meglio, ho studiato il percorso e ho caricato in auto un bustocco Doc, anche qui niente da fare, ci siamo persi mi sembra in mezzo a Sacconago e ci siamo ritrovati al 10°!!! Secondo me Enrico Traietta, presidente San Marco, società organizzatrice lo fa apposta: ogni anno me lo sposta così non lo trovo! Io però sono cocciuto, non cambio il mio schema e quest’anno ci riprovo. Vedremo come andrà a finire. Chi volesse comunque rivedere come è andata l’edizione 2009 può farlo guardando i filmati:


 
Chi volesse rivedersi in qualche foto :

31.10.10 2^ PU.MA RACE, Casorate Sempione

IMG_0048 Nel letto sento l’acqua scorrere nei canali. La sento a ondate, ora più forte ora più piano. Se non fosse che due compagni di squadra mi hanno invitato ad andare con loro a Casorate per la 2^ edizione della PU.MA Race probabilmente me ne sarei stato a letto. Mi alzo, guardo fuori dalla finestra e penso a chi la gara dovrà correrla. La pioggia non da tregua nemmeno durante il viaggio verso il ritrovo. Per fortuna l’area feste di Casorate è ben attrezzata e tutti possono stare al coperto per espletare le prime formalità pregara. Ci sono tanti amici che da un po’ di tempo non rivedevo, in primis su tutti Janine Jackson che per una domenica abbandona l’amata mountain bike per un ritorno alle origini. Nonostante il tempo l’affluenza è comunque alta più di 600 i runners presenti. A poco a poco l’area ritrovo si svuota e i podisti sono costretti ad infilarsi sotto l’acqua gelida per il riscaldamento. Li guardo passare con i più disparati abbigliamenti intenti a ripararsi dalla pioggia che non molla. Alle nove finalmente il via. Timbra il cartellino dopo tanto tempo anche Fabrizio Gulmini di Telestudio8 e anche Giuseppe Bollini "Playbeppe" che dopo una settimana in cui non è stato bene decide proprio all’ultimo di gareggiare. Passato il serpentone di podisti non rimane che aspettarli lungo la pista di atletica. Dopo 33’46’’ si presenta tutto solo Breda Ivan seguito da Vasi Antonio che precede di poco Toniolo Mauro. In campo femminile si aggiudica la gara Gelsomino Claudia con il tempo di 38’39’’, dominatrice incontrastata. I commenti sono stati comunque positivi nonostante il percorso presentasse delle zone più da canoa che da podismo, ma si sa, una volta bagnati si va ovunque. L’organizzazione è stata come sempre buona e vi rimando al sito dell’Atletica Casorate per un ulteriore commento.

Classifica Uomini: 1° Breda Ivan 33’46’’, 2° Vasi Antonio 35’02’’, Toniolo Mauro 35’07’’, 4° Proserpio Paolo 35’15’’, 5° Porrini Umberto 35’25’’, 6° Matteo Crotti, 7° Franco Fonnesu, 8° Francesco Mulè, 9° Maurizio Mora e 10° Cristiano Marchesin.

Classifica femminile: 1a Gelsomino Claudia 38’39’’, 2a Giarda Loretta 39’ 43’’, 3a Di Gregorio Elisabetta 41’58’’, 4a Lorena Strozzi, 5a Rita Grisotto, 6a Emanuela Fossa, 7a Monica Mele, 8a Elena Manzato, 9a Angiola Conte e 10a Lorena Panebianco.

L’album fotografico:

Per altre foto vi rimando a Podisti.net, a cura di Arturo Barbieri e a AndòCorri di Capasso.

Torna l’ora solare

ora-solareTorna l'ora solare. Nella notte tra sabato 30 e domenica 31, esattamente alle ore 3, dovremo spostare all'indietro le lancette dell'orologio di sessanta minuti. Termina così, dopo 7 mesi, l'ora legale, la variazione convenzionale dell'orario astronomico entrata in vigore quest'anno il 26 marzo. Mi raccomando, tutti coloro che domenica hanno in previsione di gareggiare lo facciano preventivamente e non all’ultimo. Rischiano di arrivare al ritrovo con largo anticipo. Al limite potete aiutare gli organizzatori a spalmare qualche fetta di pane con la marmellata per il ristoro…

I bioritmi

bioritmi Anni fa, si parla dei primi anni ottanta, il professore di educazione fisica ci parlò dei bioritmi. Ricordo che io e i miei compagni di classe rimanemmo affascinati da questa teoria tanto che cominciammo subito a fare calcoli per scoprire come poteva essere il nostro stato di forma in un determinato momento. Mi ero quasi dimenticato di questa “disciplina” che si fonde tra psicologia e biologia. I bioritmi si basano sulla teoria che la nostra vita è regolata da cicli periodici fissi. Possono essere considerati una sorta di orologio interno che scandisce tre aspetti della vita di una persona: quello fisico, quello intellettuale e quello emozionale. Vengono usate delle linee per indicarli, linee che hanno un andamento ondulatorio.  Il ciclo fisico avrebbe una durata di 23 giorni che corrisponde al rinnovamento delle cellule dei tessuti ossei e dei muscoli. Nella fase alta l'organismo sarebbe più resistente, mentre sarebbe più vulnerabile nella fase bassa. Il ciclo emozionale, 28 giorni, determinerebbe il rinnovo delle cellule del sistema nervoso, dell'apparato digerente e degli organi sessuali. Nella fase alta il soggetto sarebbe in armonia con l'esterno, mentre in fase bassa si privilegerebbe la solitudine e la calma. Il ciclo intellettuale durerebbe 33 giorni e seguirebbe il ciclo biologico delle cellule cerebrali. Nella fase alta l'elasticità mentale e l'intelligenza sarebbero più performanti, nella fase bassa più depresse. I giorni critici sono quelli durante i quali un ciclo passa dalla fase positiva a quella negativa (e viceversa). Il termine "critico" ha un valore relativo. Con esso ci si riferisce ad un periodo di cambiamento, durante il quale il nostro sistema vitale è in uno stato di flusso ossia si muove o verso una fase positiva o verso una fase negativa creando dei momenti con poco equilibrio. Alcune ricerche statistiche  sembrano dimostrare che durante questi giorni "critici", specialmente quelli fisico ed emozionale, si è più predisposti agli incidenti, si manca di coordinazione e di prontezza. Che cosa c’è di vero? Per alcuni non sono più validi dell’astrologia, per altri funzionano forse perchè si lasciano convincere emozionalmente dalla linea dei bioritmi. Ci sono ricerche che dimostrerebbero la loro validità e ricerche che la contestano. Per chi fosse curioso di scoprire in che punto della curva vi trovate in questo momento il consiglio è di cliccare <<QUI>>.

Mario

24.10.10 Duathlon TREBRINZIO

IMG_0379 Questa mattina mi sono recato in quel di Brinzio ad assistere per la prima volta alla Trebrinzio gara di duathlon sulla distanza di 14 km in bici + 9 km da percorrere correndo. Ero molto curioso di vedere una gara del genere ma soprattutto volevo curiosare nel mondo dei bikers a cui mi sto pian piano avvicinando. La giornata si presenta grigia, per fortuna non piove anche se ci sono 10 gradi. Sono presenti tanti volti noti tra i podisti nostrani, tra gli altri cito Basoli, Lucchina, Toniolo, Proserpio, Casagrande, Masciocchi ecc. Alle 9,30 la partenza dei bikers che devono percorrere tre giri prima di cambiare le scarpe e poi correre oppure dare il cambio al proprio compagno. Devo dire che ho seguito con attenzione la gara anche se non è stata così coinvolgente come mi aspettavo. I distacchi tra bikers erano tali che non c’è stata quasi battaglia tra i podisti. A detta di molti il tracciato era molto tecnico e duro creando un solco tra i vari concorrenti. Ho visto molti podisti ricevere il cambio, tra i migliori in provincia, molto attardati, costretti a correre senza stimoli. Forse e dico forse, in quanto senza esperienza in merito, un tracciato più piatto potrebbe comprimere i distacchi tra i ciclisti regalando più spettacolarità alla gara. Bella comunque la cornice della piana di Brinzio anche se la giornata non era delle migliori. Penso tutti si siano divertiti anche se per tanti bikers 14 km sono giusto un antipasto, non fanno in tempo a scaldarsi che devono già fermarsi! Tutte le classifiche sono disponibili  <<QUI>>.

L’album fotografico da me realizzato:

Allenarsi con il buio

giubbino catarifrangente Molti podisti hanno la possibilità di allenarsi solo nel tardo pomeriggio. In estate è anche un bene ma con l’avvicinarsi dell’inverso le ore di luce vanno via via scemando. Ecco che con il cambio dell’ora legale per molti l’ora dell’allenamento coincide con il buio totale. Come fare per cautelarci ed evitare spiacevoli incidenti?

La prima cosa da fare è scegliere con cura l’abbigliamento per i nostri allenamenti. Nell’acquisto dei capi invernali, che purtroppo sono prevalentemente di colore nero, dovremo scegliere quelli con inserti catarifrangenti. Si possono indossare anche i giubbottini appositi che oltre a renderci più visibili ci riparano in parte anche dall’aria fredda.Questi capi anche se magari ci costeranno un po’ di più ci renderanno visibili agli automobilisti che incroceremo per strada.

Non diamo per scontato che gli altri ci vedano quando corriamo. Parecchi automobilisti non hanno l’abilità necessaria ad evitare figure che compaiono all’improvviso nel loro campo visivo. Teniamo anche presente che alcuni di loro hanno delle carenze visive. Parecchi hanno difficoltà nella guida notturna a causa di un non adeguamento dei vecchi occhiali con le nuove diottrie di cui avrebbero bisogno. Questi infatti mentre di giorno col sole riescono a compensare il difetto visivo, di sera diventano delle vere e proprie minacce ambulanti. Lo stesso dicasi di chi ha delle piccole carenze visive ma non se ne  rende conto in quanto pensa di vederci bene cioè si adatta al non vederci perfettamente bene in quanto la perdita della messa a fuoco è diluita nel tempo. Più volte ho visto alcuni automobilisti accendere gli abbaglianti in condizioni di buona luminosità. Quindi diffidate sempre.

Un’altra accortezza da tenere  è quella di correre in senso contrario al traffico. Questo ci permette di capire le intenzioni dei veicoli che incrociamo. Evitiamolo solo nel caso ci sia davanti a noi una curva con poca visibilità. In questo caso è meglio spostarsi nella corsia opposta e viaggiare per un po’ nel senso del traffico per poi riportarci nell’altra corsia immediatamente dopo.

Evitiamo di ascoltare musica con auricolari, oltre alla vista nella corsa serale l’udito è fondamentale nel carpire qualsiasi anomalia attorno a noi. Che sia una moto, una bicicletta o qualcuno con cattive intenzioni. Vedere e sentire, mi ripeto: fondamentali.

Cerchiamo di correre su percorsi che conosciamo bene, preferibilmente illuminati da lampioni. Chi proprio non ne ha la possibilità può portarsi una piccola pila da accendere in quei tratti completamente al buio al sopraggiungere di un veicolo il quale vedendo una luce muoversi procederà con più cautela. Sconsiglio di inoltrarsi su sentieri tra i campi o tra boschi in quanto una buca o qualche radice possono mettere in pericolo le nostre caviglie.

In inverno inoltrato attenzione ai cumuli di neve ai lati delle strade. Di giorno si sciolgono in piccoli rigagnoli che di sera ghiacciano rendendo parecchio pericolosa la corsa del podista.

Uscire in compagnia è la soluzione migliore soprattutto per le ragazze. In caso di necessità l’altro può dare una mano, mentre chi corre da solo può sempre trovarsi in una situazione di difficoltà e magari essere in un tratto di strada deserto. A chi non da fastidio può portarsi il cellulare da riporre preferibilmente in una custodia impermeabile al sudore o all’umidità della sera.

L’importante è comunque distrarsi il meno possibile restando sempre bene all’erta non dando niente per scontato.

Buone corse serali.

Mario

17.10.10 XVII Stracascine, Albizzate

IMG_0008 Gara inserita nel circuito del Piede d’Oro che richiama sempre un gran numero di podisti. L’anno scorso furono 870, quest’anno complice un tempo piovoso e freddo si sono sfiorate le 600 presenze. La partenza è stata spostata rispetto alla passata edizione e dopo aver parcheggiato sono arrivato alla zona del ritrovo solo grazie seguendo i podisti che vi ci si recavano. Non c’erano infatti indicazioni, o meglio c’erano fino alle porte di Albizzate, poi più nulla. Alle 09,30 la partenza, che dopo un km su asfalto porta i podisti tra i boschi resi viscidi e fangosi dalla pioggia. Al 4° km dove ero appostato per le riprese passa primo uomo Breda Ivan seguito ad un decina di secondi da un Antonio Vasi molto in forma. Tra le donne è Murgia Silvia a comandare seguita a poca distanza da Clerici Cristina. Al traguardo succedono cose strane, arriva primo Breda Ivan mentre il secondo non è Vasi Antonio come tutti si aspettavano. IMG_0020 Ci sono poi dei buchi di tempo tra gli arrivi. Arriviamo a capire che in molti hanno sbagliato strada. A pagarne le conseguenze oltre ad Antonio Vasi, saldamente secondo, sono anche le prime due donne a favore di Lischetti Cinzia che giunge prima  a sorpresa. Gli incroci da me visti lungo il precorso erano ben presidiati non so per quanto riguarda l’interno del bosco. Purtroppo la stanchezza e delle indicazioni non troppo visibili possono aver combinato il pasticcio. Devo dire che la zona di arrivo non è delle migliori caratterizzata dal continuo passaggio di auto e anche gli atleti hanno avuto difficoltà a capire dove fosse il traguardo. Niente da dire per quanto riguarda la logistica con tanto di tensostruttura dove poter stare all’asciutto. (io vi avrei tenuto anche il ristoro…). Buona l’iniziativa di far gareggiare in gare separate anche i ragazzi delle scuole elementari e medie.
La classifica per le prime posizioni:
Ivan Breda in 38’50”, 2° Mattia Grammatico in 40’00”, 3° Francesco Mulè in 40’12; poi nell’ordine: 4° Luca Scarpa, 5° Rachid Argoub, 6° Umberto Porrini e 7° Cristiano Marchesin. In campo femminile 1a Cinzia Lischetti in 49’22”, 2a Silvia Murgia in 51’44”, 3a Cristina Clerici in 51’45”; poi nell’ordine: 4a Eugenia Vasconi, 5a Michela Uhr, 6a Angiola Conte, 7a Silvia Cortellezzi e 8a Elisa Rossini. Classifica presa come al solito dal blog dell’amico Giuseppe Bollini dove potrete leggere un post sulla gara. Altro articolo <<qui>> a cura di Omar Spoti.
L’album fotografico:
Altre foto saranno disponibili a breve sul sito di Podisti.net
Mario

Stanchezza d’autunno

stanchezza-spossatezza Nei cambi di stagione l’organismo ne risente e accusa un certo affaticamento. Pare che ne soffra l’80% degli italiani. Guardiamo dalla finestra i colori autunnali e ci assale il ricordo delle lunghe giornate piene di sole. Una volta finito il benefico effetto delle vacanze ecco che ci sentiamo più stanchi del solito, come se avessimo tutto il peso del mondo sulle spalle. Tutto questo ha una spiegazione molto semplice: è il cambio di stagione che mette alla prova il nostro fisico e la nostra psiche. Nasce il bisogno di “tirarsi” un po’ su. Come fare per aiutare il nostro organismo ad assestarsi e tornare in forma? Ecco qualche consiglio che ho trovato girando per il web. Ce n’è per tutti i gusti.

1) Per rasserenarci è importante stare all’aria aperta, al sole, che sprona il nostro organismo a produrre serotonina (l’ormone del benessere) e vitamina D che ha la funzione di stimolare l’assorbimento a livello intestinale del calcio e del fosforo favorendo la mineralizzazione delle ossa.

2) E’ fondamentale un'alimentazione equilibrata, dare spazio a proteine vegetali, legumi, frutta e verdura, soprattutto di stagione, fare molta attività fisica. I benefici di una corretta alimentazione possono essere aumentati dall’assunzione di integratori a base di triptofano, l’amminoacido precursore della serotonina.

3) Assumere sostanze che contengono caffeina. Caffè, tè, mate, cacao, guaranà. Quest'ultima è forse quella che ne contiene di più, almeno quattro volte rispetto al caffè. Da prendere sotto forma non tanto di infusi, quanto di estratti. Sono di aiuto nei soggetti ipotesi e astenici. Controindicazioni: l'abuso è controindicato in ipertesi e soggetti che soffrono di insonnia.

4) Per riacquisire tono e vitalità, poi, può essere utile una cura ricostituente a base di prodotti naturali come ginseng, un classico della medicina cinese. Per i cinesi il ginseng possiede tutte le virtù terapeutiche, preventive, curative ed energetiche immaginabili

5) Consigliate le pulsazioni di luce artificiale, attraverso lampade portatili da portare anche in ufficio. Queste ultime sono particolarmente indicate per chi soffre di depressione autunnale, una sindrome che spesso si manifesta in concomitanza con la stanchezza da cambio di stagione.

6) Un buon rimedio sono le noci. Molto energetiche, quasi 600 calorie per 100 g, sono ricche di ferro, calcio, magnesio, potassio, fluoro, rame, zinco, fosforo. Dunque una vera riserva di energia per astenici, stressati ma anche per gli sportivi. Consigliabili come merenda e snack per sostituire prodotti confezionati da forno. Risultano utili per fissare il calcio e danno energia velocemente e stabilmente. Contengono inoltre acidi grassi efficaci per la riduzione del colesterolo nel sangue e tanta vitamina E per la salute dei capelli e l’elasticità della pelle.

7) Cercare di ascoltare il più possibile le esigenze dell’organismo: se vi sentite stanchi ed affaticati, evitate ritmi intensi e stress fisico ed emotivo; attendete con pazienza che il vostro corpo si abitui ai cambiamenti dovuti alla stagione autunnale e riesca ad adattarsi ai nuovi ritmi, che lo accompagneranno durante tutto il periodo invernale.

E ancora, ancora e ancora. Forse l’unico rimedio valido è l’ultimo, aspettare che il fisico si adatti da solo al cambiamento e accettare questo periodo di scarsa forma. Pazienza se qualcuno che abbiamo sempre battuto ci sorpassa.

Sicuramente ci rifaremo più avanti.

Mario