27.10.13 5^ Pu.Ma. Race, per me la prima

p147365117-5Quando mi sveglio al mattino e vedo bagnato mi dico: ci risiamo! Ormai a questi fine settimana ci siamo abituati ma un po’ di sole non guasterebbe. Mi dirigo comunque verso il ritrovo della gara. Mezzo minuto per l’iscrizione e poi visto che qui vien giù bene mi siedo in auto ad aspettare di partire. Venti minuti prima scendo e comincio a cambiarmi. Mentre lo faccio mi cade il cappellino, e dove? Logicamente in in pozzanghera! Prendo le scarpe e…. sono senza i miei plantari. I miei amuleti! Come faccio a correre visto che li ho lasciati a casa? Ho le scarpe vecchie ma non mi fido. Decido, dopo averci pensato su un bel po’ di prendere la soletta delle vecchie scarpe e di infilarla in quelle nuove. Speriamo di non avere dolori. Mi dirigo alla partenza senza neanche un metro di riscaldamento. Ma quanti siamo? Tanti tanti nonostante il maltempo. Più di 800 da fonti ufficiali. In partenza sono con Stefano, Claudio e Paola. Qualche sfottò e via che si va. Mi stupisce Stefano che vedo sgambettare di qua e di la in cerca di pertugi dove infilarsi per superare. Sembra faccia uno slalom speciale! Dopo un po’ non vedo più nessuno di loro e mi concentro sulla corsa. Il percorso è prevalentemente su asfalto, tranne un pezzo negli ultimi km su sterrato agevole. Primo mille 4’39’’, volevo andare intoro ai 5 al mille ma va bene così. Secondo 4’48’’ e terzo a 4’20’’, il 4° a 4’14’’per poi risalire a 4’38. Un’altalena di tempi che non capisco. Capisco che sto faticando parecchio, questo si. Si suda anche tanto. Ad un certo punto incrocio il Beppe (leggi QUI il suo articolo) e lo incito come posso. Sta seguendo da vicino un terzetto dove riesco a scorgere Porrini e Vanini.

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Purtroppo dopo il settimo km comincia  a farmi male sotto l’ultima costola. Il cosiddetto mal di fegato che mi impedisce di respirare correttamente. Di solito mi viene quando non sono costante nel ritmo di corsa. Rallento un pochino per rifiatare e come se non bastasse dopo il nono km comincia anche a darmi fastidio il tendine.  Decido di rallentare decisamente per non crearmi troppi danni e da dietro mi cominciano a sorpassare in massa. Prendo il tempo al 10° km, 46’06’’, poi rallento ulteriormente fino al traguardo al km 10,300 dove mi danno il bigliettino 215 con il tempo di 47’47’’. Ora spero di non aver fatto troppi danni correndo senza plantari. Adesso una settimana senza far niente per disinfiammare la zona e poi vediamo. Quest’anno vorrei fare il Winter Challenge, Chissà se ci riesco!

Un grazie va ad Arturo Barbieri di Podisti.net per le numerose foto scattate. L’album lo si trova <<QUI>>.

Mario

1 commento:

  1. Grande Mario!
    Allora eri tu che ho sentito incitarmi: al momento ero talmente appannato che non ho proprio capito chi fosse!!!
    Bè, allora grazie ^_^

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