Prendiamo in esame il caso Civiello

Squalifica di 12 anni per Gaetano Civiello da parte del Tribunale Antidoping. Ecco la sentenza:

 Gaetano Civiello Il Tribunale Nazionale Antidoping, presieduto dal dott. Francesco Plotino, nel procedimento disciplinare a carico del Sig. Gaetano Civiello, visti gli artt. 2.2, 2.6 e 2.8 del Codice WADA, rilevati gli illeciti commessi ex artt. citati del Codice WADA, ha inflitto al Sig. Gaetano Civiello la sanzione della squalifica per 12 anni (dodici), con decorrenza dal 20/04/2010 e con scadenza al 19/04/2022. Dispone che la presente decisione sia comunicata alle parti, alla FIDAL e alla Società di appartenenza all'epoca dei fatti (Società Tommy Sport La Valle del Lura). Riserva per il deposito della motivazione il termine di giorni 30.

L’atleta in questione era già stato inibito dalla federazione Udace di ciclismo e adesso anche la Fidal ha preso provvedimenti su di lui. <<Qui>> potrete trovare anche una sua dichiarazione di non colpevolezza risalente alla prima squalifica, una lettera scritta alla redazione di Podisti.net. Dal sito del quotidiano La Repubblica apprendiamo in uno stralcio di articolo che “Inibito a tempo indeterminato già dall'udac-csain (unione degli amatori di ciclismo europeo aderente al settore sport e tempo libero dei centri sportivi aziendali e industriali), Civiello era "inseguito" dalla procura del Coni dal 2000-01, quando però evitò il deferimento perché, in maniera molto tempestiva, rinunciò al tesseramento. Chiuso con il ciclismo, Civiello si è riciclato come podista e la squalifica fa riferimento proprio al periodo del tesseramento per la Fidal e per la società di appartenenza all'epoca dei fatti contestati (Tommy Sport La Valle Del Lura), venuti alla luce in seguito ad una nuova inchiesta penale. Gli illeciti commessi da Civiello sono da riferirsi agli articoli del codice wada 2.2 (Uso o tentato uso), 2.6 (Possesso di sostanze proibite e ricorso a pratiche illecite) e 2.8 (Cessione di sostanze proibite o induzione all'utilizzo di sostanze o pratiche proibite)”

Ora io voglio riportare l’attenzione sul fatto che un atleta squalificato per una federazione possa tesserarsi per un’altra. Possibile che non ci siano norme comportamentali in merito. Già l’anno scorso, prendendo spunto da questo fatto era nata una discussione in merito. Su Atleticanet.it era presente un bell’articolo in merito e sul blog del gruppo podistico Marathon Max si era accesa una bella discussione che oggi torna di attualità. Se questo signore o quelli come lui possono ritesserarsi per altri sport la lotta al doping, e per giunta in campo amatoriale, non si vincerà mai. Magari se squalificato dalla FIDAL uno potrebbe iscriversi ad un ente affiliato (CSI, UISP ecc) e non so se qualcuno possa fare controlli in merito. Purtroppo penso anche che tanti atleti che pur di vincere qualche misero premio nelle gare di paese siano disposti a cedere al farmaco miracoloso….

1 commento:

  1. era ora che lo facevno fuori...purtroppo non l\'unico ..a livello amatori c\'è molta sporcizia,non sarebbe male inserire anche tra noi amatori i controlli......

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