Maratona di Milano: scrive Francesco Mulè

Francesco Mulè Mi sveglio di buon ora, vado dalla finestra entra poca luce........strano........apro le tende timoroso.........LA BUFERA!!!!
Il Sabato era stata una bella giornata di sole.
Non ha senso partire, non si può fare il tempo così. Ma ormai è tuttto organizzato.......va be', andiamo!
A Rho il tempo migliora, ma fa molto freddo e soprattutto c'è un maledetto vento che non ci abbandonerà mai.
Partiamo da Rho. Primi 12 Km sono bruttini, periferia squallida di Milano, ma poi appena si entra in città ci attende subito un'orchestrina e mi fa piacere rilevare che iniziative di questo tipo si sono ripetute durante il percorso.
Abbiamo percorso questo primo tratto quasi completamente controvento. E non dico altro. Dopodichè entriamo in un circuito di 30 Km. Da qui in avanti il vento è un pò a favore e un pò contrario. Percorriamo Corso Sempione, Arena (deviazione per chi fa la mezza), poco dopo arrivo alla mia mezza maratona. Come? Mezza? Ma vi rendete conto? Ho fatto metà maratona e non mi sono accorto di niente. Incredibile! Passaggio 1h24'11''. Proiezione in 2h48'(che è già il mio personale). Per cui decido di iniziare ad alzare l'andatura, infatti inizio subito a fare una certa fatica. Al Km 23 c'è un bellissimo passaggio per Corso Venezia, Piazza S.Babila, Duomo. Qui alzo la testa e vedo il Duomo, bellissimo. Finalmente i lavori di restauro hanno dato i loro frutti. I marmi non sono più grigi come il resto della città, ma hanno dei riflessi rosacei molto affascinanti. Si torna poi per Corso Venezia (Km 26), per cui incrocio qualche conoscente. Vedo Luciano Gramegna e Alessandro Restelli in vantaggio rispetto al pace-maker delle 3h 15', Giuseppe Montichiari più indietro. Alessandro in particolare con un gesto mi fa capire di essere in gara.
Inizia poi un giro della città meno anonimo degli altri anni perchè più vicino al centro. I km passano, io non me ne rendo conto, il ritmo è sempre buono. Ormai ho una proiezione di 2h47' acquisita ed inizio a puntare le 2h46'. E' a questo punto che da lontano vedo una sagoma inconfondibile. E' Mario Paonessa. E' una legge della biochimica, alla sola vista le energie si moltiplicano e lo scavalco. Siamo all'altezza del Km 30. Al Km 33 siamo sui Navigli. Qui ho l'ultimo attimo di lucidità. E' veramente assurdo! Ma come si può aver fatto 33 Km come bere un bicchiere d'acqua? Mancano solo 9 Km. E' fatta. Ormai sono a 18'' dalle 2h46'. Affianco la settima donna. Una ragazza inglese che probabilmente ritiene il mio un buon ritmo perchè mi si accoda come un'ombra per un paio di Km. Io vorrei dirle che inizio a sentire le gambe strane, vorrei dirle di non fidarsi. Ecco la maratona! Improvvisamente al Km 36 le gambe diventano dure, mi fanno male le ginocchia, cerco di resistere, ma il dolore è atroce. Vedo i tempi che si alzano, arrivo addirittura a fare due Km 20'' più piano del dovuto. Sono saltato. Adesso è difficile anche fare 2h48''. Al Km 39 penso "Non è possibile manca ancora un'enormità, ben 3 Km!!!. Questa è la maratona!!! Poi all'improvviso al Km 41 la crisi passa. Ho ancora 1 Km e 200 mt. per tentare di fare 2h47'. Il cronometro e i calcoli matematici dicono che non è possibile, ma la voglia di non buttare l'occasione mi fa tentare. Faccio una lunga volata finale, riprendo due ragazzi che poco prima mi avevano superato al doppio della velocità, vado a prendere sul traguardo anche la ragazza inglese, ma non basta, però di poco. Solo 14''.
Chiudo in 2h48'14'' una bella maratona, corsa bene in modo inaspettato fino al trentaseiesimo Km.
Paonessa arriva dopo 10 minuti, lamentando vari dolori alla gamba destra che sicuramente gli hanno impedito di raggiungere un risultato migliore. Poi arrivano abbastanza vicini Pezzini (3h14') Restelli (3h16') e Gramegna (3h18'). Poco distante anche Montichiari (3h21').
La Milanocitymarathon è sicuramente migliorata con questo nuovo percorso, questa nuova data e l'idea di affiancare la mezza e la relay (maratona corsa da una staffetta di 4 componenti). Due cose negative da segnalare: la necessità di ritirare di persona il pettorale il giorno prima (con 5 euro di supplemento potrebbero spedirlo a casa) e il costo scandaloso del parcheggio alla partenza. Ben 15 euro, quasi quanto la maratona.
Comunque una bellissima esperienza che auguro a tutti.
Ciao.
Francesco.

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