Uno dei limiti del podista è il controllo emozionale. Molti di noi sono fragili psicologicamente e non riescono a conseguire dei risultati migliori a causa della mancanza della capacità di soffrire sia in allenamento che in gara. Altri arrivano scarichi, a causa della tensione, alla competizione e non riescono a conseguire nemmeno quello che in allenamento normalmente fanno. Controllare la psiche, far aumentare il grado di sofferenza che il nostro corpo può sopportare è molto utile, ma come? Come motivarci? Nella presentazione del libro I sette passi della corsa c’è scritto:
Correre fa bene alla salute, ci aiuta a tenere sotto controllo il peso, difende dallo stress, allunga la vita, e per questo sempre più persone dedicano alla corsa una parte del loro tempo libero. Ma per correre con scioltezza non basta allenare il fisico. In questo libro, rivolto a runners di ogni età e di ogni livello, Umberto Longoni suggerisce un percorso di "Mental Training", articolato in sette passi: fare il pieno di motivazione, scegliere la propria avventura, sconfiggere la mente che frena, stimolare la mente che corre, desiderare la gara, correre più veloci del giudizio, avvantaggiarsi della crisi. Ogni capitolo è corredato da test per capire che tipo di runners siete e da una serie di esercizi per la mente, da eseguire in fase di allenamento o durante una gara, per raggiungere ogni traguardo. Per Longoni la corsa, come la vita, è un'avventura che ha lo scopo di spingerci a superare i nostri limiti.
Confesso di non averlo letto ma sicuramente a me sarebbe servito molto, soprattutto per tenera alta la concentrazione nei periodi senza gare dove tendevo ad allenarmi di meno per mancanza di stimoli…
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