Rieccomi cunt i scarp del tenis

Valmorea1L’occasione è la 3^ Campestre del Professore a Valmorea (CO), gara di 10 km, ultima prova del circuito VAiaMICO. E’ gara sociale Marathon Max. Mi presento sempre con l’incognita data dal mio tendine, ce la farò anche questa volta? Il giorno prima per non buttare via un allenamento, nel caso oggi dovessi aver dolore e quindi camminare, mi son fatto quasi tre ore di mtb su e giù nel parco del Ticino. Eccomi comunque puntuale al ritrovo e dopo una alquanto laboriosa iscrizione ho in mano il mio pettorale. Mi guardo in giro e non vedo tantissimi podisti. Manca però quasi un’ora. Chiacchiero un po’ qua e la e poi vado a cambiarmi. Torno al ritrovo e vedo una lunga fila al tavolo delle iscrizioni, sono i “veri” amatori, cioè quelli che corrono solo ogni tanto e oggi vogliono fare qualcosa di diverso. Sono veramente tanti, infatti la partenza sarà spostata di un quarto d’ora. Al via saremo almeno 400 (a spanne…). Intanto che aspetto, rigorosamente nelle retrovie, cammino un po’ qua e un po’ la e intanto che cammino nella parte inversa alla partenza mi accorgo che il via è stato già dato da un po’. Mi aspettavo uno sparo o qualcosa di simile ed invece niente. Vedo i primi già un centinaio di metri la davanti e io mi devo districare tra adulti e bambini in una specie di slalom speciale. Finalmente la strada si allarga e prendo il mio ritmo. 1km a 5,22 a sentire uno di fianco a me, purtroppo i km non sono segnati, ma lui ha il GPS! Si svolta improvvisamente a destra e qui inizia una goduria di infiniti saliscendi tra i boschi ricavati in parte dal famoso tracciato della Granfondo dei Longobardi di MTB. Bello bello questo susseguirsi di discese e strappetti. valmorea2Un percorso da dieci e lode. I km passano veloci.  Le gambe sono affaticate e lo sento soprattutto in salita ma non ho altri dolori per fortuna. Al 5° km passo in 25’33’’ secondo una ragazza anche lei fornita di GPS. Si scende giù lungo la ferrovia della Valmorea e qui aumento un po’. Molto suggestivo fare un pezzo proprio sopra le traversine. Infine ecco che a circa 2 km dal traguardo ci si para davanti una salita in asfalto bella tosta. Se non sbaglio sono 7 tornanti. E’ dura salire ma non mi fermo, tengo duro. Arrivo con il tempo di 53’02 necessari per percorrere i 10,500 km rilevati sempre al famoso GPS, questa volta di un mio compagno di squadra. Che dire, mi son proprio divertito ed una media su questo percorso così difficile di 5 al mille senza allenamento specifico mi da soddisfazione.

Mario

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