Vergiate dista esattamente 30km da casa mia. Questa mattina per essere sul posto in tempo per la partenza della gara, 08,30, inserita nel circuito del Piede d’Oro mi son dovuto svegliare alle 06:15 per partire con la mia mountain bike alle 7. Ero molto indeciso se esserci ma poi spronato dagli amici ho infine pedalato alla volta di Vergiate. Pochissime persone lungo il tragitto che mi separava dal luogo di partenza con l’aria che andava mammano riscaldandosi lasciandomi con i miei pensieri e giocando con la mia ombra ancora lunga sull’asfalto che pareva danzare ora a destra ora a sinistra. Raggiungo il luogo della partenza e cerco volti familiari per scambiare quattro chiacchere e soprattutto informazioni sul percorso. Capisco che oggi di foto e riprese ne farò poche in quanto i podisti non saranno intercettabili lungo il percorso e anche perchè la parte centrale è interamente boschiva. Tracciato che da podista ricalca fedelmente quei percorsi tipici del piede d’oro ricchi di salita che a me non piacciono affatto. Ma si sa, se c’è un cavalcavia lo si inserisce anche quello! Penso però che a tanti invece il percorso è piaciuto come PlayBeppe (Giuseppe Bollini). Da segnalare piuttosto negli ultimi due km dopo l’uscita dai boschi una segnalazione scarna del percorso con incroci che immettevano in sensi unici affrontati al contrario completamente sguarniti di personale. Al via un buon gruppo di podisti nonostante la concomitanza con altre gare e già da subito è battaglia nelle vie che portano in periferia con Breda Ivan, Rachid Agoub e Marzio Andrea che da subito si avvantaggiano di qualche metro sugli altri. Dopo un km è Umberto Porrini che prova un allungo nel tentativo di rientrare sui primi seguito da un gruppetto comprendente tra gli altri Giovanni Vanini sempre più in forma e Giuseppe Bollini. Prima rappresentante femminile è Elena Begnis che ha un ottimo passo e che ha in breve tempo già scavato un solco con le sue avversarie. Poco dopo il secondo km lascio i podisti al loro destino in quanto si infilano in un sentiero e mi fermo a riprendere il passaggio del resto del gruppo. Vado ad attendere i primi all’uscita del bosco. E’ un pezzo in discesa. Il primo a passare è Rachid Argoub seguito ad una trentina di metri da Breda Ivan che sbuffa come una locomotiva. Aspetto un po’ indeciso sul da farsi, non arriva ancora nessuno. Giro la bici e li inseguo, non vorrei perdermi il loro arrivo. Ci sono numerose svolte,ehi! ma dove sono? Ma quanto vanno? Va bene la discesa ma… Devo impegnarmi per raggiungerli e vedo che Breda ha leggermente accorciato le distanze e sembra quasi che ce la faccia a raggiungere il suo avversario che però appena la strada torna in piano lascia quello spazio sufficiente per vincere in tranquillità. Torno indietro di qualche metro ad accogliere il 3° classificato, Maurizio Brassini, che tra l’altro mi chiede se è il 1°, qui radio corsa non c’è e neanche uno speaker. Giungono poi a breve distanza l’uno dagli altri Giovanni Vanini e Beppe Bollini. Nella categoria femminile Elena Begnis scava un profondo solco tra lei e le sue avversarie. Sulla linea del traguardo ci chiediamo dopo un po’ che fine abbiano fatto le sue avversarie. Sembra una gara solo maschile.
La classifica (da Playbeppe tramite Enrico Rodari anche oggi presente con il suo fido taccuino).
Classifica maschile: 1°Rachid Argoub in 35’54”, 2° Ivan Breda che conclude in 36’07”, 3° Maurizio Brassini in 37’07”; poi nell’ordine: 4° Giovanni Vanini in 37’17”, 5° Giuseppe Bollini in 37’28”, 6° Umberto Porrini in 37’41”, 7° Emanuele Angotzi in 38’54”, 8° Carlo Canavesi in 39’00”, 9° Patrik Morvillo in 39’18” e 10° Cosimo Gioia in 39’22”.
Classifica femminile: 1^ Elena Begnis in 41’00”, 2^ Cristina Grassi che col tempo di 47’58 chiude con quasi 7 minuti di ritardo, completa il podio Vera Veronelli in 50’02”; poi nell’ordine: 4a Barbara Frangi in 50’24”, 5a Fiorenza Frassinesi in 50’33”, 6a Giorgia Bellin in 50’40”, 7a Katia Fornasa in 51’00”, 8a Lorena Maboni in 51’51”, 9a Cinzia Menegon in 52’34” e 10a Carla Valeri in 53’06”.
Per un altro commento alla gara andate sul blog di Omar oggi in veste poco battagliera (almeno in salita).
Le foto:
Mario
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